ROMA – Finta cometa nel sistema solare: sono due asteroidi che orbitano uno intorno all’altro. Il nuovo abitante del nostro sistema solare è stato avvistato nella fascia degli asteroidi tra la Terra e Marte e a prima vista sembrava proprio una cometa, con tanto di coda e brillante chioma. Osservandola meglio però i ricercatori del Max Planck Institute coordinati da Jessica Agarwal hanno scoperto che si trattava di una coppia di asteroidi molto simili tra loro e che gli scienziati hanno chiamato 288P
La scoperta è descritta nella rivista scientifica Nature e risale a novembre 2006, ma allora era stato classificato come un asteroide con la sigla 2006 VW139. A distanza di 10 anni le osservazioni fatte dal telescopio spaziale Hubble, gestito dalla Nasa e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), hanno permesso di identificare la sua vera natura. Le immagini catturate da Hubble hanno permesso di capire che quello che sembrava un asteroide era in realtà una coppia di asteroidi che orbitano l’uno attorno all’altro alla distanza di circa 100 chilometri.
Le osservazioni hanno anche rivelato che, quando si è avvicinata al Sole, la coppia è diventata attiva come una cometa: il ghiaccio d’acqua, che probabilmente si trova sotto il mantello di polveri che riveste i due asteroidi, è evaporato e la coppia ha esibito una chioma e una coda, proprio come fanno le comete. Secondo gli esperti 288P è una coppia molto giovane, in termini astronomici: esisterebbe da appena 5.000 anni.
“Pensiamo – ha rilevato Agarwal – che 288P si sia spezzato in due frammenti a causa della rotazione veloce”.
Studiare l’origine e l’evoluzione di questi asteroidi e dei loro simili che si trovano nella fascia tra Marte e Giove e che contengono ghiaccio aiuterà comprendere come l’acqua sia arrivata sulla Terra. Le recenti ricerche indicano infatti che l’acqua sia arrivata sulla Terra non grazie al bombardamento delle comete, come si riteneva finora, ma attraverso asteroidi ricchi di ghiaccio.