Roma, un “tranquillo” signore americano con un coltello a serramanico nella scarpa al terminal di Fiumicino. Inchiesta e dubbi

Pubblicato il 25 Novembre 2010 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA

Aeroporto di Fiumicino, Roma

Aeroporto di Fiumicino, Roma, mercoledì 17 novembre. Un signore americano di circa 60 anni, dall’apparenza distinta passa sotto il metal detector del Terminal 5, quello da cui decollano i voli a maggior rischio attentati, con destinazione Usa, Canada e Inghilterra.

Il metal detector suona, e il signore si innervosisce. Una prima perquisizione non porta a niente e quindi, all’uomo viene chiesto di togliersi le scarpe. Quando queste passano sul rullo dei raggi x, gli addetti alla sicurezza trovano un coltello a serramanico di 10 centimetri nascosto tra la suola e il tacco. L’allerta, ovviamente, è immediato e il livello di sicurezza innalzato in tutto l’aeroporto.

Quanto all’uomo, Peter S., 63 anni, cittadino Usa incensurato diretto proprio nel suo Paese, le spiegazioni sulla presenza della lama nella scarpa sono state tutt’altro che esaustive. Da qui la denuncia per porto abusivo di coltello e l’affidamento alle autorità statunitensi che lo hanno imbarcato sul primo volo diretto negli States. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta. I dubbi non mancano: il signor Peter è legato a qualche cellula terroristica? O forse è un semplice mitomane? O forse, difficile ma non impossibile, ha voluto mettere alla prova i controlli di sicurezza nello scalo romano? E per conto di chi?

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