Flappy Bird, ritirata l’app più scaricata. Il creatore: “Mi ha rovinato la vita”

Flappy Bird, ritirata l'app più scaricata. Il creatore: "Mi ha rovinato la vita"
Flappy Bird, ritirata l’app più scaricata. Il creatore: “Mi ha rovinato la vita”

SEUL –  Misterioso game over per Flappy Bird, il gioco più scaricato sugli app store di mezzo mondo, che guadagna qualcosa come 50 mila dollari al giorno. All’apice del successo e senza alcun motivo apparente, il suo creatore, ha deciso di ritirarlo dagli scaffali virtuali: “Non ce la faccio più – ha scritto su Twitter – Mi ha rovinato la vita”. Poi, qualche ora dopo ha annunciato che entro 22 ore avrebbe cancellato il gioco sia dall’App Store di Apple che dal Play Store di Android, dove effettivamente non si trovano più.

Dong Nguyen, vietnamita di 29 anni, è arrivato ad odiare la sua stessa fortuna. Il caso di Flappy Bird ha gettato nello sconforto centinaia di migliaia di fan che lo hanno reso il gioco più popolare del momento.  Sembra assurdo soprattutto ai suoi colleghi che sgomitano per la sopravvivenza sugli scaffali di Apple Store e Play Store: che senso ha realizzare un capolavoro commerciale e poi affondarlo? Perché gli avrebbe rovinato la vita?

“Non c’è nulla riguardo a questioni legali”, ha spiegato Nguyen. Il gioco è stato creato nel maggio 2013 e consisteva nel far passare degli uccellini attraverso dei tubi. In poche settimane è stato scaricato oltre 50 milioni di volte e ha prodotto entrate per 50 mila dollari al giorno.

Ma a dirla tutta, un’azione giudiziaria sembrava a molti probabile, dal momento che tra le critiche più comuni rivolte a Flappy Bird c’era quella di ricordare un po’ troppo la grafica del primo Super Mario di Nintendo. Per il resto, il gioco è assurdamente semplice: bisogna far passare un goffo uccellino attraverso dei tubi; se li sfiora muore e si ricomincia da capo. Tutto quello che c’è da fare è toccare lo schermo per tenere il volatile alla giusta altezza, non è richiesta nessuna particolare abilità né conoscenze, basta sapere come agisce la forza di gravità. Eppure è un gioco molto difficile, arrivare a dieci punti è già impegnativo, oltre i cinquanta si entra nel novero dei campioni.

Tra le altre ipotesi accreditate c’è poi quella di chi sostiene che Nguyen semplicemente non esiste e che dietro quel nome si nasconda in realtà un hacker che ha voluto provare al mondo le falle insite nei vari app store. Secondo questa teoria le recensioni a 5 stelle che hanno trasformato il gioco in un successo sarebbero opera di botnet, computer zombie che rispondono al volere di un hacker e postano senza sosta recensioni positive.

O più semplicemente un genio del marketing: Nguyen avrebbe ucciso la sua gallina dalle uova d’oro nel momento di massimo splendore per attirare attenzioni su di sé e sulle sue prossime fatiche. Ora che l’uccellino volante è morto gli occhi sono tutti puntati sull’account Twitter di Nguyen con ben 123 mila follower che non aspettano altro di conoscere le sue prossime mosse. Ma lui è abilmente scomparso. L’ultimo twrrt, alle 20.26 di sabato:

“Posso chiamare Flappy Bird un mio successo – ha detto Nguyen – Ma ha anche rovinato la mia vita semplice, e ora lo odio”. Il discorso sembra quindi chiuso. Anche perché, ha aggiunto Nguyen, “non venderò Flappy Bird, quindi per favore non chiedetemelo“. Nguyen ha anche cinguettato: “Continuerò a creare giochi”. Speriamo che non abortisca anche il prossimo successo.

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