Il Roma Gay Pride sfila sabato, molte però le fratture interne

Nasce all’ombra delle fratture interne il Roma Gay Pride 2010. Il Mario Mieli, che ha organizzato l’evento negli scorsi anni, quest’anno infatti non ha aderito. ”Quest’assenza è un’azione simile al boicottaggio – hanno detto gli organizzatori in sede di presentazione – ed è un errore”.

La parata sfilerà sabato 3 luglio nella Capitale con partenza alle 16.30 dalla Piramide, per arrivare in Piazza Venezia ”passando per la prima volta dalla Gay Street”. Ad aprire l’edizione 2010 un bacio collettivo dei partecipanti e lo slogan: ”Ogni bacio è una rivoluzione”. E anche se gli organizzatori assicurano: ”Attraverseremo il cuore della Capitale con i carri, la musica, i colori e l’energia di tutti i pride”, le polemiche innestate dalla defezione illustre non mancano.

”Il Mario Mieli che di solito ha organizzato il Pride – spiega Roberto dell’Arcigay Roma a margine della presentazione – quest’anno posto di fronte alla possibilità di trovarsi ad un tavolo di coordinamento con tutte le altre organizzazioni si è tirato indietro. Voleva mantenere una sorta di monopolio”.

”Non siamo gli unici a non aver aderito, ci sono tutta una serie di sigle, rappresentative di una parte transessuale molto consistente che hanno fatto questa scelta – risponde Andrea Berardicurti della segreteria politica del Mario Mieli -. Non è un problema di monopolio, il problema à delle modalità con cui quest’anno è stato costruito il Pride. La manifestazione di Roma ha avuto sempre respiro nazionale, quest’anno invece appare provinciale e le rivendicazioni sono blande, al minimo storico”.

”Se la piazza sarà svuotata – ha detto una delle organizzatrici del Pride interpellata in conferenza – la responsabilità sarà di chi ha fatto un’azione simile al boicottaggio, ma noi siamo sicuri che questo non accadra”.

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