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La Scienza l’ha quasi provato: la “guerra dei Pigmei e delle cicogne” descritta da Omero è esistita

di fmontorsi |15 Dicembre 2010 14:29

Omero fu il primo a raccontare ad una storia a cui nessuno crede più da secoli. Secondo il mitico autore greco, arrivato l’inverno e le piogge, le cicogne (a volte le gru), temibili e vasti uccelli, lasciando il Settentrione con alte grida si avviavano verso le rive dell’Oceano, portando terrore e morte ai Pigmei, sui quali piombavano dall’alto dei cieli. Questa assurda e cruenta storia di una lotta tra i piccoli uomini e i grandi uccelli fu creduta e tramandata per tutta l’antichità e il medioevo, riscritta, letta, e tante volte dipinta in superbi manoscritti, prima di essere derubricata dallo scettico Occidente a leggenda, a puerile credenza. Oggi, quello che la triste legge della verosimiglianza aveva bandito dalla fantasia, la scienza lo rivendica. La guerra dei pigmei e delle cicogne ha avuto effettivamente luogo.

I popoli delle isole indonesiane si sono tramandati leggende che avevano per protagonisti gli Ebu Gogo, piccoli e pelosi abitanti delle caverne. Nessuno aveva mai preso sul serio queste tradizioni orali fino a quando, nel 2003, un gruppo di scienziati ha rinvenuto piccoli scheletri che si sono scoperti appartenere ad una razza sconosciuta di ominide. Per molti aspetti simili agli hobbit del Signore degli Anelli (avevano tra l’altro dei piedi particolarmente grandi, e sproporzionati alle loro piccole dimensioni), la razza di questi antichissimi abitanti dell’isola Flores è stati battezzata collo scientifico nome di Homo Florensis (ma per un certo tempo sono stati chiamati semplicemente “hobbit”). L’homo florensis, “cugino” del “homo sapiens”, avrebbe convissuto per diversi secoli con quest’ultimo, dando così origine alle leggende locali sui pelosi e cavernicoli Ebu Gogo.

Nella stessa caverna in cui gli archeologi hanno ritrovato questa ominidi alti non più di un metro sono stati recentemente ritrovate molti fossili di uccelli, di una specie gigantesca. Le ali e le ossa delle gambe rinvenute dagli esperti indicano delle dimensioni vicine ai due metri. «Dalla grandezza delle ossa ci aspettavamo un gigantesco uccello rapace»- afferma Hanneke Meijer paleontologa all’Istituto Smithsoniano di Washington. Gli scienziati americani si sono invece trovati di fronte ad una specie conosciuta di marabù africano, una sorta di cicogna, tra le più grandi specie di uccelli del pianeta. Secondo la scienziata, quest’immenso volatile poteva cibarsi di pesci, rettili, uccelli e “eventualmente anche di piccoli, giovani hobbit, anche se non ci sono prove in questo senso. Questi uccelli sono carnivori opportunisti. Se gli dai molte prede, le cacceranno tutte».

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