Hiv, ogni giorno contagiati 2500 giovani

Pubblicato il 1 Giugno 2011 - 20:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ogni giorno 2500 giovani vengano contagiati dal virus  dell’Hiv. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Opportunità nella crisi: prevenire l’Hiv dalla prima adolescenza alla giovane età adulta’ stilato da Unicef, Unaids, Unesco, Unfpa, Oil, Oms e Banca Mondiale.

Mentre la diffusione dell’Hiv è “leggermente diminuita tra i giovani in genere”, spiega il rapporto, “le giovani donne e le ragazze adolescenti si trovano di fronte a un rischio particolarmente elevato di infezione, a causa sia della loro vulnerabilità a livello biologico sia della disuguaglianza e dell’esclusione che patiscono a livello sociale”.

“Per molti giovani, – spiega il direttore generale dell’Unicef, Anthony Lake – il contagio da Hiv è conseguenza di negligenze, esclusioni e violazioni che non si verificano all’insaputa di famiglie, comunità e leader politici e sociali. Questo rapporto esorta i leader a tutti i livelli a costruire una catena di prevenzione per mantenere informati, protetti e sani gli adolescenti e i giovani”.

“L’Unicef – aggiunge Lake – si è impegnato in questa causa. Dobbiamo proteggere il secondo decennio di vita, affinché il viaggio dall’infanzia all’età adulta non venga deviato dall’Hiv; un viaggio, tra l’altro, particolarmente carico di difficoltà per le bambine e le giovani donne”.

Secondo il rapporto, nel 2009 i giovani dai 15 ai 24 anni incidevano per il 41% dei nuovi contagi tra gli adulti sopra i 15 anni. Si stima che, in tutto il mondo, 5 milioni (da 4,3 milioni a 5,9 milioni) di giovani in quel gruppo di età fossero sieropositivi nel 2009.

Nel gruppo di età compresa tra i 10 e i 19 anni, nuove stime parlano di 2 milioni (da 1,8 milioni a 2,4 milioni) di adolescenti sieropositivi. Questi adolescenti vivono per la maggior parte nell’Africa sub-sahariana e sono nella maggior parte di sesso femminile e inconsapevoli della loro condizione di sieropositività.

A livello globale, le giovani donne costituiscono più del 60% di tutti i giovani che convivono con l’Hiv. Nell’Africa sub-sahariana, questa percentuale sale addirittura al 72%.