ROMA – Dopo Usa e Australia, anche l’India spinge Huawei e Zte fuori dal 5G. Un ulteriore veto alle attrezzature di rete Made in China, considerate però un rischio per la sicurezza nazionale. Negli Usa il recente Defence Authorization Act ha infatti stabilito che le agenzie governative americane non possono più utilizzare componenti hardware e software Made in China.
In Australia, Huawei e Zte sono state già formalmente escluse dalle installazioni delle reti mobili di quinta generazione. Infine l’India. Come ricorda Start Magazine, nella lista dei partner autorizzati a cooperare sui trial indiani del 5G restano Cisco, Samsung, Ericsson, Nokia.
“Le decisioni dei governi contro le aziende cinesi non sono obiettive né fondate sui fatti, si difendono Huawei e Zte”. Nel caso degli Stati Uniti, Huawei ha chiarito che condivide gli obiettivi di Washington sulla sicurezza, ma le nuove misure sono “inefficaci, fuorvianti e incostituzionali” e serviranno “solo a soffocare l’innovazione aumentando i costi per i consumatori e le imprese statunitensi”. Nel caso del veto del governo australiano, il gruppo cinese ha parlato di motivazioni “politiche”che “minano i principi della concorrenza e della non discriminazione nel commercio equo”.