Huawei, licenza di 90 giorni a Google. Ecco cosa succederà a chi ha uno smartphone e a chi lo vorrà comprare

Huawei, licenza di 90 giorni a Google. Ecco cosa succederà a chi ha uno smartphone e a chi lo vorrà comprare
Huawei, licenza di 90 giorni a Google. Ecco cosa succederà a chi ha uno smartphone e a chi lo vorrà comprare

MILANO – Dopo aver scatenato il panico in tutto il mondo, il governo americano decide di abbassare i toni con Huawei e concede una licenza temporanea di 90 giorni che ripristina in parte i requisiti e le politiche di licenza in base ai Regolamenti di amministrazione delle esportazioni. Tradotto: il colosso cinese della telefonia potrà acquistare prodotti e servizi americani (leggi app Google e sistema operativo Android) per mantenere operativi gli smartphone e i tablet già in commercio. Ma questa licenza non varrà per i nuovi prodotti. Che cosa succederà, quindi, a chi possiede uno smartphone Huawei o Honor?

Come spiegato ieri, dopo la rivelazione da parte di Reuters della mossa di Google seguita alla politica sino-americana dell’amministrazione Trump, se le cose non cambieranno a livello permanente (e non solo per tre mesi) chi ha un device Huawei si ritroverà a non poter più scaricare gli aggiornamenti delle proprie app Google (applicazioni come Google Maps, Gmail o YouTube, tanto per citarne qualcuna). E se in Cina da sempre ne fanno a meno, ben diverso sarà il discorso per gli utenti americani ed europei, mercati nei quali Huawei la fa da padrone subito dopo il sud-coreano Samsung. Il gigante orientale potrebbe sopperire a questa mancanza con un proprio sistema operativo, Kirin OS, sul quale si dice stia lavorando dal 2012, ma che difficilmente riuscirà a diventare competitivo a breve. 

In una nota Google ha cercato di tranquillizzare i propri utenti spiegando: “Stiamo esaminando le implicazioni” dell’ordine esecutivo e “vi assicuriamo che mentre rispettiamo tutti i requisiti del governo degli Stati Uniti, servizi come Google Play e la sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare sul vostro dispositivo Huawei esistente”.

Il gruppo di Mountain View, però, non parla di aggiornamenti, cosa che invece fa Huawei, sostenendo che “continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti i prodotti Huawei e Honor esistenti, ovvero smartphone e tablet già venduti o già in vendita a livello globale”. 

Questo scenario, però, riguarda chi un telefono o un tablet Huawei già ce l’ha. I problemi più importanti rischiano di sorgere per i nuovi modelli del marchio cinese, che si troverebbero privi delle app di Google, di Google Play Store e di Android. Se anche davvero Huawei mettesse a punto un proprio sistema operativo, dovrà convincere gli utenti ad utilizzarlo. E con tutta la campagna sul presunto spionaggio messa in piedi dall’amministrazione Trump si presume non sarà un’impresa facile. (Fonti: Bureau of Industry and Security, Financial Times, The Verge)

 

 

 

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