Iceberg perfettamente rettangolare emerge in Antartide FOTO

iceberg rettangolo
Iceberg perfettamente rettangolare emerge in Antartide FOTO

ROMA – Un iceberg dalla superficie perfettamente rettangolare è emerso in Antartide. E’ sorto dalla Larsen C, la piattaforma glaciale nota per aver dato vita ad alcuni tra gli iceberg più colossali. Fra essi quello grande come la Liguria da un trilione di tonnellate di ghiaccio distaccatosi lo scorso anno.

L’iceberg geometricamente perfetto non si avvicina minimamente a quel “mostro” – si stima infatti un’estensione di circa due chilometri quadrati -, tuttavia come sempre noi vediamo affiorare soltanto il 10 percento della massa totale del blocco di ghiaccio. La maggior parte di essa si trova sott’acqua, dove dovrebbe mantenere il ‘taglio’ da incredibile monolite naturale.

Ma come si è formato così geometricamente perfetto? A spiegarlo è la scienziata Kelly Brunt dell’Università del Maryland, membro del progetto IceBridge. Gli iceberg si dividono in due categorie principali; da una parte ci sono quelli che emergono con una forma più o meno triangolare, dall’altra ci sono quelli tabulari, larghissimi e con una superficie piatta. Questa seconda tipologia, alla quale appartiene il blocco appena scoperto, nasce dai bordi delle piattaforme ghiacciate, che la Brunt ha paragonato a unghie che crescono troppo e che a un certo punto si spezzano.

Normalmente gli iceberg tabulari hanno angoli netti e linee rette, ma una precisione nel taglio come quella visibile in questo scatto è davvero peculiare. La dimensione non può essere determinata con precisione assoluta, tuttavia è chiaro che si tratta di un iceberg molto giovane.

L’iceberg è stato fotografato durante un sorvolo da un team di scienziati della NASA impegnati nel progetto IceBridge, una missione che si avvale di aerei equipaggiati con altimetri laser, sensori, radar, sistemi di mappatura, ecoscandagli e altri strumenti in grado di monitorare con precisione il ghiaccio antartico. Conoscere il modo in cui si formano, evolvono e staccano questi giganteschi blocchi di ghiaccio, un processo spesso catalizzato dai cambiamenti climatici, è un lavoro fondamentale. Lo scioglimento dei ghiacci è infatti il principale motore dell’innalzamento del livello dei mari, e si ritiene che già entro il 2100 si avranno esiti catastrofici per numerose aree costiere e isole.

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