Intelligenza artificiale, progetto CLAIRE arriva a Roma: riunirà oltre 250 gruppi di ricerca in Europa

Claire, progetto per l'intelligenza artificiale europeo arriva a Roma
Intelligenza artificiale, progetto CLAIRE arriva a Roma: riunirà oltre 250 gruppi di ricerca in Europa

di Veronica Nicosia

ROMA – In Italia l’intelligenza artificiale trova il modo di fare rete grazie al laboratorio CINI, che unisce mondo accademico della ricerca, industria ed enti. In ambito europeo nasce invece CLAIRE, la Confederazione dei Laboratori di Ricerca sull’Intelligenza Artificiale in Europa, che ha scelto la sede del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti (DIAG) di Roma come suo ufficio locale.

Un annuncio arrivato da Giuseppe De Giacomo, professore dell’Università La Sapienza, durante il convegno Ital-IA tenutosi a Roma il 18 e 19 marzo all’Auditorium della Tecnica. De Giacomo ha spiegato che CLAIRE è una iniziativa europea che raggruppa oltre 250 enti di ricerca e istituti esperti di intelligenza artificiale (IA) in tutta Europa e riunisce oltre 7500 tra esperti e personale di supporto.  

D’altronde, diversi governi europei, tra cui anche l’Italia, hanno annunciato strategie nazionali per l’IA e 24 stati membri hanno firmato un accordo per aumentare gli investimenti e la collaborazione, tanto che la Commissione europea ha lanciato una strategia che mira a raggiungere 20 miliardi di euro l’anno in investimenti in ricerca e innovazione.

Holger Hoos dell’Università di Leida, uno degli enti fondatori di CLAIRE, in un comunicato ha spiegato: “Con l’apertura degli uffici locali  CLAIRE sta compiendo un passo importante per rafforzare la sua organizzazione, coinvolgere i governi nazionali e assicurarsi che le voci degli esperti di Intelligenza Artificiale europei vengano ascoltate”.

La direttrice di DIAG, Tiziana Catarci, ha accolto così l’iniziativa e la scelta di porre la sede italiana nel suo dipartimento romano: “Sono certa che CLAIRE diventerà in breve tempo una forza trainante e decisiva per la ricerca e l’applicazione di tecnologie di Intelligenza Artificiale e sono felice di ospitarla nel Dipartimento. Sarà un’occasione preziosa per far sentire anche la voce della ricerca italiana in questo campo, un settore in cui siamo già molto apprezzati in tutto il mondo”.

I primi cinque uffici di CLAIRE aprono a L’Aia (Paesi Bassi), Oslo (Norvegia), Praga (Repubblica Ceca), Roma (Italia) e Saarbrücken (Germania), una decisione presa in modo collegiale nel corso del secondo simposio europeo sulla strategia AI di CLAIRE, in cui 100 esperti hanno discusso i prossimi passi da compiere per realizzare una visione europea audace sull’Intelligenza Artificiale.

Investire nelle IA è diventata una delle priorità dell’Europa, che così entra nella guerra che Cina e Stati Uniti si stanno combattendo in termini di investimenti nella ricerca, nell’innovazione e nello sviluppo di tale tecnologia. Nel 2017, gli investimenti privati da soli erano sette volte più alti, negli Stati Uniti che in Europa, secondo la Commissione europea. La Cina ha varato un piano ambizioso volto a raggiungere il dominio in tutte le aree dell’AI entro pochi anni.

Lanciata nel giugno 2018, la missione di CLAIRE è quella di connettere la comunità europea dell’AI e le sue parti interessate, guidando i decisori europei e nazionali nei loro sforzi e investimenti per garantire l’eccellenza europea nel settore. L’iniziativa ha già ricevuto lettere ufficiali di sostegno da diversi governi europei; è inoltre supportato da tutte le associazioni nazionali attive a livello internazionale in Europa, dall’Associazione europea di AI (EurAI) e dalla principale organizzazione mondiale di ricercatori di AI, l’Associazione per l’Avanzamento dell’Intelligenza Artificiale (AAAI). (Claire)

 

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