Un interruttore sottopelle spegne il dolore dell’angina

ROMA – Un ”interruttore” impiantato sottopelle può spegnere il dolore toracico dell’angina: descritto sulla rivista Pain, è il risultato di uno studio multicentrico che ha coinvolto sette centri in Italia con il coordinamento dell’Universita’ Cattolica di Roma.

I ricercatori, guidati da Gaetano Lanza, hanno dimostrato che la stimolazione del midollo spinale, attraverso una sorta di pacemaker sotto cute, dà sollievo al dolore anginoso. L’angina pectoris è una forma di dolore al torace dovuta al cuore affaticato a causa dell’insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco, di solito causata da problemi alle arterie coronarie, che portano ossigeno al cuore.

Si stima che in Italia il 3,3% degli uomini e il 3,9% delle donne fra 35 e 74 anni soffrano di angina pectoris, con un nuovo caso l’anno ogni 750 persone. I trattamenti standard comprendono farmaci anti-ischemici e interventi di rivascolarizzazione coronarica (angioplastica o by-pass chirurgico). La neurostimolazione è indicata nei pazienti con angina refrattaria (20-30 mila in Italia), che, nonostante una terapia farmacologica ottimale, presentano angina persino da sforzi minimi, o addirittura a riposo, con marcata limitazione delle normali attività quotidiane, per di più non trattabili né con angioplastica né con by-pass.

Gli esperti hanno testato la neurostimolazione su 25 pazienti dell’età media 68 anni applicando loro il dispositivo. Con un’iniezione nello spazio tra due vertebre toraciche viene inserito un sottile ‘catetere elettrodo’ all’interno del canale vertebrale; il catetere è collegato sottocute a uno stimolatore grande come un pacemaker cardiaco, che viene impiantato in genere in una tasca sottocutanea addominale.

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