Iran. Cominciato il caricamento di combustibile nella centrale nucleare di Bushehr

La centrale nucleare di Bushehr

Le operazioni di caricamento del combustibile nel reattore della centrale nucleare iraniana di Bushehr sono iniziati sabato mattina. Lo annuncia l’agenzia atomica iraniana.

”L’operazione di trasferimento del combustibile nucleare verso il reattore e’ stata realizzata il 21 agosto in presenza del vicepresidente (iraniano) Akbar Salehi, capo dell’agenzia nucleare (Oiea) e di Serghiei Kiriyenko”, capo dell’agenzia atomica russa, Rosatom, che ha diretto la costruzione della centrale iraniana.

Secondo il portavoce del programma nucleare di Teheran, Ali Sharzadian, il caricamento di 163 barre di combustibile nel cuore del reattore, sotto la supervisione dell’Agenzia per l’energia nucleare dell’Onu (Aiea), durera’ circa due settimane per essere completato, prevedono i tecnici, il 5 settembre. Poi occorreranno circa due mesi prima che il reattore raggiunga il 50% della sua capacita’, prevista in circa 1.000 megawatt, e possa essere allacciato alla rete elettrica.

Teheran continuera’ ad arricchire l’uranio necessario ad alimentare la centrale, anche se Mosca si e’ impegnata a fornire il combustibile. L’impianto fu iniziato nel 1975 dalla tedesca Siemens e fermato a causa della rivoluzione islamica del 1979 e delle sanzioni introdotte l’anno dopo dagli Usa; ripreso poi in pieno nel 1995 dal governo russo, ma rallentato a piu’ riprese dagli ostacoli americani.

Mosca, che il 9 giugno ha aderito alle sanzioni contro Teheran – sospettata di voler costruire armi nucleari – sostiene che Bushehr e’ una centrale a regime non proliferativo e che sara’ monitorata dall’Onu attraverso l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). ”L’impianto di Bushehr e’ unico per la sua stretta adesione alla non proliferazione nucleare”, ha affermato oggi il ministero degli esteri citato dalle agenzie.

E il viceministro Serghei Riabkov ha sottolineato a Interfax che ”l’Iran non potra’ utilizzare l’uranio di Bushehr per la produzione di armi atomiche. Solo il fatto che saremo noi a fornire il combustibile e a prendere le scorie per riportarle in Russia sara’ una garanzia che non ci saranno rischi di proliferazione”.

Mosca intende portare a pieno regime la centrale entro fine anno. Lo stesso ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha chiamato il progetto ”un’ancora importantissima che tiene l’Iran in un regime di non proliferazione. A chi ritiene sbagliato questo passo – ha aggiunto in parte scherzando, in parte ammonendo gli Stati Uniti – consiglierei di rivolgersi ai classici, e in particolare al discorso dell’ex presidente americano George Bush che aveva definito il progetto Bushehr un esempio di cooperazione con l’Iran”.

E appunto l’Iran tiene i piedi in due diverse staffe. Oggi il capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Salehi ha affermato che l’arricchimento di uranio per produrre combustibile destinato alla centrale di Bushehr e ad altri impianti continuera’. ”Un terzo del combustibile dovra’ essere sostituito ogni 12 mesi: anche se prendessimo quell’uranio per 10 anni dai russi, poi cosa faremmo?”, ha sottolineato.

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