ROMA – Il pianeta Kepler-19c esiste sicuramente, ma gli scienziati non sono in grado di osservarlo. Un “pianeta invisibile” individuato per gli effetti gravitazionali che esercita sul pianeta a lui vicino, Kepler 19b. La sonda Kepler della Nasa è riuscita a scovare questo sistema planetario ed è la prima volta che il metodo viene utilizzato per osservare un pianeta non visibile.
Sarah Ballard, astronoma del Centro di Astrofisica della Harvard-Smithsonian, ha spiegato che “questi pianeti invisibili si fanno vedere dalle influenze che esercitano sugli altri pianeti che possiamo osservare. E’ come lo scherzo del campanello: qualcuno lo scuona e poi scappa via. Sai che c’era qualcuno lì, anche se non puoi vederlo quando riesci a raggiungere la porta”.
Il sistema solare osservato da Kepler dista 650 anni luce dalla Terra e si trova nella costellazione di Lyra. Il pianeta Kepler 19b presenta un’orbita molto piccola, di appena 9 giorni e 7 ore, tanto che è stato molto facile determinare gli effetti di un altro pianeta: un’anomalia di 5 minuti sulla sua orbita implica effetti gravitazionali molto potenti.
Anche se gli scienziati sanno molto poco sulla natura del nuovo pianeta scoperto non mancano le ipotesi: “Kepler 19c potrebbe avere molte personalità secondo i dati analizzati finora. Per esempio potrebbe essere un pianeta roccioso con un orbita circolare di 5 giorni, oppure un gigantesco pianeta gassoso con un orbita di 100 giorni”, ha spiegato Daniel Fabrycky, dell’università della California.
La ricerche sul pianeta invisibile non si fermeranno e il numero dei pianeti dalle caratteristiche sorprendenti è destinato a crescere, come per la recente scoperta di un pianeta fatto di diamanti e individuato perché il più scuro mai osservato. C’è da chiedersi allora quale sarà la sorprendente caratteristica di Kepler 19c, che cela sotto l’invisibilità i suoi segreti.