ROMA – La faccia è nata più di 400 milioni di anni fa, prima non c’era. Una delle parti anatomiche più importanti e capace di dare fisionomia a un essere vivente e trasmettere emozioni, prima semplicemente non esisteva. Erano tutti corpi senza espressione. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori internazionale coordinato dall’Università di Uppsala, in Svezia. Gli scienziati hanno ricostruito passo dopo passo la comparsa della mandibola dei vertebrati e analizzato ai raggi X del Laboratorio europeo per la luce di sincrotrone di Grenoble (Esfr) una serie di fossili di pesce di 410 milioni di anni fa. Risultato: il “volto” più antico della Terra appartiene a una creatura marina vissuta oltre 400 milioni di anni fa.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, si è concentrato in particolare sull’analisi di fossili di Romundina, un pesce considerato un passaggio intermedio nel percorso evolutivo che ha portato allo sviluppo della mandibola. Tra gli animali vertebrati di oggi esistono solamente due gruppi privi di mandibole, le lamprede e i missinoidi. Prove fossili hanno dimostrato che le oltre 50.000 specie di vertebrati mandibolati, compreso l’uomo, sono evoluti dagli animali che ne sono privi attraverso una complessa trasformazione anatomica che ha permesso inoltre la nascita della faccia.
Di questa trasformazione evolutiva si conosceva finora poco e l’analisi mediante i raggi X di questi antichi antenati dei mandibolati mostra che il cambiamento fu dovuto allo spostamento in avanti di una parte del tessuto che nell’embrione avvolge il cervello in formazione e solo dopo si ebbe la modifica del resto del strutture del cranio. Lo studio ha così permesso di realizzare una vera e propria mappa che mostra i singoli passi dell’evoluzione fino alla formazione della faccia dei moderni vertebrati.
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