La preferenza per il vino, la birra o gli amari potrebbe essere influenzata da un tratto fisico? Uno studio condotto dalla Swansea University e dall’Università di Medicina di Lodz suggerisce che il rapporto tra la lunghezza dell’indice e dell’anulare potrebbe predire la quantità di alcol consumata. Il professor John Manning, co-autore dello studio pubblicato sull’American Journal of Human Biology, sottolinea l’importanza di comprendere le differenze individuali nel consumo di alcol, un problema di rilievo sociale ed economico.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato 258 studenti universitari (169 donne e 89 uomini), misurando la lunghezza delle dita e somministrando loro il questionario AUDIT dell’OMS per valutare il consumo di alcol. I risultati mostrano che le persone con l’anulare più lungo dell’indice (rapporto 2D:4D basso) consumano maggiori quantità di alcol. Questo rapporto riflette l’esposizione prenatale agli ormoni: un anulare più lungo indica alti livelli di testosterone, mentre un indice più lungo suggerisce una maggiore esposizione agli estrogeni.
Consumo di alcol e differenze di genere
L’analisi ha rilevato che il rapporto 2D:4D è particolarmente rilevante per il consumo di alcol negli uomini. In loro, la tendenza a bere di più si associa a un anulare più lungo rispetto all’indice. Questa correlazione è più marcata nella mano destra, in linea con ricerche precedenti che collegano il rapporto 2D:4D della mano destra all’esposizione prenatale agli ormoni.
Oltre l’alcol: indicatori di salute e personalità
Il rapporto 2D:4D fornisce anche indizi sulla salute. Uno studio dell’Università della Florida collega un indice più lungo rispetto all’anulare a un rischio maggiore di tumore alla prostata negli uomini e di tumore al seno o malattie cardiache nelle donne. Inoltre, il rapporto tra indice e anulare è associato a tratti caratteriali: un anulare lungo è correlato a livelli di testosterone più alti e a un carattere più aggressivo, mentre un indice più lungo suggerisce una personalità più remissiva.