linea di Kármán linea di Kármán

“La linea di Kármán va modificata”: gli studi dell’astrofisico McDowell

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“La linea di Kármán va modificata”: gli studi dell’astrofisico McDowell

ROMA – Secondo l’astrofisico Jonathan McDowell, l’immaginaria linea di Kármán, che segna convenzionalmente la demarcazione tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] sarebbe posta a 80 km di altitudine e non a 100, motivo per cui dovrebbe essere modificata.

In un articolo pubblicato sulla rivista Acta Astronautica, McDowell astrofisico presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, ha scritto di aver riesaminato la definizione di confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio esterno “considerando le traiettorie orbitali e suborbitali usate dai veicoli spaziali“.

“In particolare, indago sul limite interno dello spazio da punti di vista storici, fisici e tecnologici e propongo 80 km come confine più corretto rispetto alla linea di 100 km di Von Kármán”.

Precedentemente al lancio del primo Sputnik, per decenni “si è discusso su dove finisca l’atmosfera e inizi lo spazio” e sostiene che “la linea di Kármán accettata attualmente da molti scienziati si basa su decenni di informazioni interpretate in modo errato”.

McDowell ha analizzato i percorsi orbitali di circa 43.000 satelliti del North American Aerospace Defense Command (NORAD), che monitora l’aerospaziale negli Stati Uniti e in Canada.

Osservando come erano rientrati nell’atmosfera alla fine delle missioni, ne ha trovati due che sembravano mostrare che lo spazio era più vicino. Ciascun satellite ha completato con successo almeno due rotazioni complete attorno alla Terra ad altitudini inferiori a 100 km.

Il satellite sovietico Elektron-4, ad esempio, nel 1977 ha fatto il giro del pianeta 10 volte a circa 85 km di altitudine prima di precipitare nell’atmosfera e distruggersi.

McDowell ha utilizzato un modello atmosferico standard per simulare il comportamento della linea di Kármán negli ultimi 50 anni, a differenti latitudini e longitudini. Il risultato è che la spinta dell’aria diventa trascurabile tra i 66 e gli 88 chilometri. Per McDowell un limite più naturale per lo spazio esterno andrebbe fissato dunque a circa 80 km di altitudine.

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