Scienza

L’orologio dell’Apocalisse batte un secondo in meno alla mezzanotte della fine del mondo. Ne mancano 89…

L’orologio dell’Apocalisse non è mai stato così vicino alla mezzanotte. Le sue lancette sono state spostate in avanti da 90 a 89 secondi verso la mezzanotte che simboleggia la catastrofe globale. L’annuncio è stato dato oggi dal Bulletin of the atomic scientists fondato nel 1945 da Albert Einstein.

Il tempo che manca alla catastrofe globale

Il bollettino dal 1947 scandisce il tempo che manca a una catastrofe globale e adesso, oltre alla catastrofe nucleare e alle guerre, considera anche le minacce che derivano dal cambiamento climatico, quelle biologiche e quelle legate alle nuove tecnologie.

La decisione di spostare le lancette avanti di un secondo è stata presa in quanto le tendenze che lo scorso anno avevano destato molte preoccupazioni non sono state affatto arginate, “nonostante gli inequivocabili segnali di pericolo”, scrive il comitato per la scienza e la sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists.

Lo presiede il fisico Daniel Holz, dell’Università di Chicago, e ne fanno parte tra gli altri il Nobel per la Pace Juan Manuel Santos e il fisico Robert Socolow, professore emerito del dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale all’Università di Princeton.

Mondo pericolosamente vicino al precipizio

“I leader nazionali e le società – prosegue il Comitato – non sono riusciti a fare ciò che è necessario per cambiare rotta. Di conseguenza spostiamo l’orologio dell’Apocalisse da 90 secondi a 89 secondi alla mezzanotte, il momento più vicino alla catastrofe. La nostra speranza – aggiungono gli esperti – è che i leader riconoscano la situazione” e “intraprendano azioni coraggiose per ridurre le minacce poste dalle armi nucleari, dal cambiamento climatico e dal potenziale abuso della scienza biologica e di una serie di tecnologie emergenti”.

L’orologio dell’Apocalisse batte un secondo in meno alla mezzanotte della fine del mondo. Ne mancano 89… (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Spostare le lancette avanti di un secondo è, secondo i ricercatori, un “segnale forte: poiché il mondo è già pericolosamente vicino al precipizio, lo spostamento anche di un solo secondo dovrebbe essere considerato un’indicazione di pericolo estremo”.

Nell’anno del debutto dell’orologio, quando le lancette vennero fissate a 7 minuti alla mezzanotte, il pericolo maggiore proveniva dalle armi nucleari e dalla corsa agli armamenti in atto tra Stati Uniti e Unione Sovietica, mentre nel 2024 i fisici hanno indicato tra i principali motivi di preoccupazione le guerre in Ucraina e a Gaza, il cambiamento climatico e la grande accelerazione delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale.

Dal 1947 il bollettino dei fisici aggiornato 25 volte

È molto lontano, invece, il record del 1991, quando la fine della guerra fredda e la firma del trattato sulla riduzione delle armi nucleari fece spostare indietro l’ora a ben 17 minuti dalla mezzanotte. Finora i fisici hanno deciso 25 aggiornamenti dell’orologio dell’Apocalisse: tra questi, solo 8 volte le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte.

L’ultima risale al 2010, quando poco prima dell’inizio dell’anno, durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Copenaghen, i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo concordarono di assumersi la responsabilità delle emissioni di gas serra e di limitare l’aumento della temperatura globale, mentre Russia e Stati Uniti pianificarono ulteriori riduzioni per gli arsenali nucleari.

Ciò fece tornare indietro di 1 minuto le lancette, dai 5 minuti stabiliti nel 2007. L’orologio è scattato poi nuovamente in avanti nel 2012 avvicinando sempre più l’umanità al disastro planetario, fino ad arrivare ai 90 secondi fissati nel 2023.

Published by
Amedeo Vinciguerra