Luca Parmitano è a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: inizia la missione Beyond

Luca Parmitano in partenza per la ISS
Luca Parmitano in partenza per la Stazione Spaziale Internazionale da Baikonur: inizia la missione Beyond (Credit ANSA)

ROMA – Alle 00.48 del 21 luglio ora italiana la Soyuz con a bordo l’astronauta Luca Parmitano ha agganciato la Stazione Spaziale Internazionale. Sei ore di viaggio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, poi le operazioni di aggancio e messa in sicurezza e infine alle 3.04 di domenica, Parmitano e i compagni di equipaggio Andrew Morgan, astronauta della NASA, e Alexander Skvortsov, cosmonauta di Roscosmos, sono entrati nella stazione, segnando l’inizio della Spedizione 60 e della missione Beyond.

Il viaggio per gli astronauti è iniziato con il lancio della Soyuz alle 18.28 di sabato 20 luglio, ora italiana, poi sei ore di volo e l’attracco. Ad accogliere l’equipaggio della nuova spedizione sono stati gli astronauti della NASA Christina Koch e Nick Hague, insieme al cosmonauta russo e  attuale comandante della Stazione Alexei Ovchinin.

Ora per Parmitano iniziano 200 giorni in cui eseguirà oltre 50 esperimenti europei e 200 esperimenti internazionali che puntano “oltre”, da qui il nome della missione “Beyond”, cioè serviranno per determinare come il corpo umano reagisce ai viaggi spaziali e come la tecnologia può aiutarci a sopravvivere senza rifornimenti in spedizioni lunghe, come quelle alla volta della Luna o di Marte.

L’astronauta italiano inoltre assumerà il ruolo di comandante della Stazione Spaziala Internazionale quando l’attuale russo Ovchinin tornerà sulla Terra e sarà quindi al comando durante la Spedizione 61. Lui sarà il primo italiano e il terzo europeo, dopo gli astronauti ESA Frank De Winne (2009) e Alexander Gerst (2018), ad assumere questo ruolo. 

Il Capo del Centro Europeo Addestramento Astronauti di Colonia, De Winne, ha sottolineato come la nomina di Luca a ruolo di comandante è il riflesso di come ESA si erge tra le agenzie spaziali internazionali: “La gente può contare su di noi, e lo fa. Non solo in termini di hardware che forniamo – la Stazione Spaziale ed il modulo di servizio della navicella spaziale Orion, ma anche nell’area delle operazioni dell’equipaggio. Credo che sia un ottimo risultato dell’investimento che gli Stati Membri dell’ESA fanno”.

 Oltre a lavorare a diversi esperimenti, per Parmitano sono previste anche diverse passeggiate spaziali. Per mesi infatti si è addestrato alle uscite extraveicolari per poter eseguire le operazioni di riparazione e manutenzione dello Spettrometro Alfa Magnetico AMS-02, strumento a bordo della ISS che dà la caccia alla materia oscura e l’antimateria.  

Il rilevatore di fisica delle particelle lanciato e installato sulla Stazione nel 2011 avrebbe dovuto operare solo per tre anni, ma i suoi risultati sono stati ottimi e così la missione è stata prolungata. La manutenzione, così, diventa necessaria, in particolare tre delle sue quattro pompe di raffreddamento.

Tanti i compiti che Parmitano dovrà affrontare in questa Spedizione 61, ma l’obiettivo è ambizioso e importante, come lui stesso ha spiegato: “Quello che stiamo imparando nell’orbita terrestre bassa permetterà alla prossima generazione di andare oltre e di continuare ad esplorare. Affinché possiamo essere in grado di tornare sulla luna e verso Marte, dobbiamo sapere come sopravvivere ed operare in questi mondi. Ecco dove la Stazione Spaziale entra in gioco”. (Fonte ESA)

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