Pig 26, il “maiale Ogm” che non si ammala mai: poi mucche, vitelli…

ROMA – Pig 26 è un maiale di pochi mesi e non si ammalerà mai. Non verrà contagiato dalla peste suina o da una delle pandemie che ogni tanto fanno il giro degli allevamenti in tutto il mondo, non verrà attaccato da un virus. Pig 26 è il risultato di un sofisticato esperimento di laboratorio del Roslin Institute di Edimburgo. In Gran Bretagna, culla negli anni 90 della “mucca pazza“, il tema è per ovvi motivi sensibile. Hanno calcolato che negli ultimi 10 anni le infezioni diffuse e i conseguenti abbattimenti hanno provocato un danno economico da 15 miliardi di sterline.

A Pig 26 hanno letteralmente “dato una pulita” al codice genetico. Il professore Bruce Whitelaw ha isolato lo zigote di un maiale, primissima fase di sviluppo dell’embrione, e lo ha integrato con un gene sano creando così un patrimonio di crescita immune da ogni malattia. Pig 26 è nato e non ha avuto bisogno di antibiotici resistenti. L’esperimento è stato così convincete che ora si passerà ai bovini. Il metodo non è piaciuto a chi si oppone alle modifiche genetiche, ma il Roslin Institute è abituato alle polemiche: nel 1997 è da questi laboratori che nacque la pecora Dolly, primo animale clonato. Il maiale sano fa gola a Stati Uniti e Cina, gli allevatori contano su grossi previsti e chiedono la commercializzazione della tecnica.

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