Mammut estinti per freddo causa asteroide. Lo dice una carota di 13 mila anni fa

Mammut estinti per freddo causa asteroide. Lo dice una carota di 13 mila anni fa
Mammut estinti per freddo causa asteroide. Lo dice una carota di 13 mila anni fa

ROMA – Adesso viene fuori che Alfred “Manny”, il caro e sfortunato mammut dell’Era Glaciale è rimasto orfano perché la famiglia è morta di freddo. Sì, è proprio così, nonostante la spessa pelliccia e l’acclimatamento nelle zone più fredde del Nord Europa e dell’Asia, delle praterie del nord americane dove aveva eletto la sua dimora. Il fatto è che il Mammuthus primigenius, come ci spiega Michail Petaev, capo ricercatore a Harvard, la morte è piovuta dal cosmo, inaspettata e terribile come lo schianto di un asteroide che colpisce la superficie terrestre.

Con tale violenza che l’impatto produsse una modificazione climatica tale da abbassare le temperature fino al punto di estinguere una specie che da un milione di anni si aggirava sul pianeta. 12.890 anni fa, improvvisamente la terra iniziò a bruciare, le correnti oceaniche a invertire la rotta, la primitiva civiltà umana dei Clovis abbandonò il campo prima che iniziasse il bello. La cosa interessante è che a raccontarci tutto questo film catastrofico è stata una carota. Prelevata perfettamente conservata nel congelatore naturale della Groenlandia, in essa è stato rinvenuto un sottile strato di platino, traccia inequivocabile dell’atterramento del corpo celeste sulla Terra che non era stato mai rilevato.

In quell’epoca la Terra si era già incamminata verso il termine dell’ultima glaciazione. I ghiacci, da quasi ottomila anni, avevano iniziato a sciogliersi e ridursi. Ma tutto non accadeva così regolarmente e talvolta il clima subiva dei contraccolpi con momenti più caldi e altri ancora più freddi. Ed uno di questi fu più accentuato a causa, appunto, di un corposo oggetto arrivato dallo spazio che ha riportato un inferno di ghiaccio. Così i mammut morirono di freddo. Simili valutazioni, tra l’altro, sembrano coincidere con analoghe analisi diffuse il mese scorso relative alla caduta in Siberia nel 1908 di un asteroide o cometa. (Giovanni Caprara, Corriere della Sera)

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