
Mangiare con piacere anche junk food fa perdere peso. Chi è obeso ha perso quel gusto (frame youtube)
“Mangiare, mangiare bene / questa è la prima cosa”, citiamo addomesticandola una vecchia strofa di Antonello Venditti. Sì, mangiare con gusto, anche cibo spazzatura, fa perdere peso. Questo ci dicono gli ultimi esperimenti condotti sui topi dai ricercatori dell’Università della California a Berkeley.
Tra principio di piacere e principio di realtà
Se ci si trova a combattere contro l’obesità, difficilmente riusciremo a uscirne proprio perché il cibo ormai non ci dà più gusto, non ci piace più, a dispetto del riflesso automatico a ingurgitarne sempre di più.
Mangiare con piacere anche junk food fa perdere peso. Chi è obeso ha perso quel gusto (frame youtube)Lo studio pubblicato sulla rivista Nature ci spiega perché l’obesità toglie questo piacere. E il saperlo apre la strada a una strategia possibile per ripristinarlo e aiutare così il processo di dimagrimento.
“Una naturale inclinazione verso il junk food non è necessariamente un male, ma perderla può aggravare la condizione di obesità”, suggerisce Stephan Lammel, coordinatore dello studio. Una lezione importante, che spazzerebbe via ingiustificate ingiunzioni moraliste, lagne colpevolizzanti, soluzioni punitive.
Una dieta ricca di grassi modifica la risposta neuronale
La probabile causa del fenomeno: una dieta ricca di cibi grassi e ipercalorici fa diminuire i livelli della molecola chiamata neurotensina, che interagisce con il circuito cerebrale della dopamina alla base delle sensazioni di piacere e ricompensa.
“Una dieta ricca di grassi modifica il cervello, portando a livelli di neurotensina più bassi, che a loro volta alterano il modo in cui mangiamo e rispondiamo a questi cibi”, dice Lammel.
“Abbiamo trovato un modo per ripristinare il desiderio di cibi ad alto contenuto calorico – aggiunge – che potrebbe effettivamente aiutare nella gestione del peso”.
Animali obesi disdegnano i cibi ipercalorici
I ricercatori hanno osservato che, quando ne hanno la possibilità, i topi con un’alimentazione normale divorano immediatamente burro d’arachidi, gelatine e cioccolato, mentre gli animali obesi mostrano molto meno desiderio per questi premi ipercalorici. Il motivo è che, in questi ultimi, i livelli di neurotensina in alcune regioni del cervello sono molto più bassi del normale.
Infatti, quando gli autori dello studio hanno ripristinato questa molecola in maniera artificiale, agendo a livello genetico, o facendo tornare i topi obesi a una dieta normale, si è ripresentato anche l’interesse per il cibo spazzatura e gli animali non solo hanno perso peso, ma hanno mostrato anche un comportamento meno ansioso.
“Ciò non renderebbe immuni dal diventare di nuovo obesi – afferma Lammel – ma aiuterebbe a riportare alla normalità il comportamento alimentare”.