PIACENZA – E’ ‘uscito allo scoperto, nella tarda serata del 16 febbraio, con una mail l’autore delle affissioni e degli spot radiofonici sulla mafia apparsi a Piacenza con la scritta ‘Mafia, un altro mondo’ riportata su un angolo del manifesto.
Si tratta di Davide Valenti, che vive e lavora a Milano: ”Quelle affissioni sono una mia operazione artistica, finanziatami dalla galleria Placentia Arte, e il Comune e la Questura di Piacenza hanno effettuato un atto di censura, con una forma immediata e brutale. Si tratta di un lavoro sulla libertà d’espressione, e sui concetti di bene e male, che purtroppo ha dimostrato che la libertà di espressione non esiste e che quindi non esiste neanche la democrazia”.
Dopo varie critiche tra cui quelle dell’ associazione ‘Libera’ della citta’ emiliana, l’Amministrazione comunale aveva deciso, d’intesa con la Questura, di oscurare i manifesti. ”Il fatto strano – commenta Valenti – è che, per ottenere quegli spazi, abbiamo avuto l’approvazione del Comune, lo stesso che poi, forse intimorito dall’opinione pubblica, ha deciso di oscurare le affissioni. Abbiamo anche pagato per quelle affissioni, e per far riflettere sul contenuto di quelle immagini”.
C’è anche un sito (1altromondo.blogspot.com) sul quale sono reperibili i manifesti e i file audio dell’ ‘operazione artistica’. Valenti tra dicembre 2008 e gennaio 2009 aveva gia’ tenuto una mostra personale alla galleria Placentia Arte, dal titolo ‘God is a palindrome’, in cui si occupava della bestemmia con foto, installazioni e video. ”L’atto di trasformare la bestemmia in arte, di esprimerla visivamente e di esporla in galleria – scriveva all’epoca a commento della mostra – equivale a giustificarla, a renderla giusta”.
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