Marcegaglia-gate, Arpisella ai pm: “Non si è mai parlato di scherzo”

Rinaldo Arpisella, portavoce del presidente di Confindustria, dice che “non si è parlato di nessuno scherzo”. Interrogato ieri in qualità di testimone dai pm di Napoli Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock nell’ambito dell’inchiesta sul presunto dossier ai danni di Emma Marcegaglia ha spiegato: ”In tutte le conversazioni telefoniche che ci sono state su questa vicenda sia da parte mia sia da parte della Marcegaglia non si è mai parlato di uno scherzo rispetto alla preannunciata campagna di stampa”.

Arpisella ha spiegato di aver chiesto anche nel corso della prima telefonata col vicedirettore del Giornale Nicola Porro del 16 settembre – dopo aver ricevuto un suo sms – se si trattasse di uno scherzo o di una cosa seria. ”Porro mi escluse questa eventualità tanto che decisi di chiamare Crippa (il direttore dell’area Informazione di Mediaset, ndr). ”Crippa a sua volta alimentò le mie preoccupazioni invitandomi a chiamare Confalonieri subito, di fronte al rischio concreto che si andava prospettando”.

Arpisella ha ricordato che Porro gli disse che lo avrebbe chiamato dopo: ”comunque ti chiamo e ti faccio sapere”. Ed ha sottolineato che la telefonata avvenne alle 12.18 orario in cui nei giornali è in corso la prima riunione di redazione. ”Porro in buona sostanza mi faceva capire, a mio giudizio, che la mia telefonata era stata concomitante con quella riunione al termine della quale avrebbe dovuto darmi informazioni piu’ precise. Questo secondo me significava quel ‘ti faccio sapere’. Secondo il portavoce la telefonata tra la Marcegaglia e Confalonieri è avvenuta tra la prima riunione di redazione e quella del tardo pomeriggio”.”La decisione di trattare Marcegaglia – ha affermato – probabilmente o era gia’ stata presa o doveva prendersi in quelle ore, quando io ho chiamato Porro e lui doveva farmi sapere, come riferitomi, proprio questo”.

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