Foglia di marijuana invece del sole padano, gaffe del sindaco su Facebook

La nuvola di fumo che negli ultimi giorni sta investendo la Lega Nord di Padova sembra non essersi ancora dissipata. Che si tratti di veri e propri reati o di piccole disattenzioni, nel partito del Carroccio del capoluogo veneto tira davvero una brutta aria.

La pagina Facebook del sindaco Zanonato

La notizia dell’arresto del figlio di Giorgio Bordin, consigliere leghista del Quartiere 3 che è stato candidato alle elezioni regionali, ha suscitato le reazioni di tutto il mondo politico in città. I carabinieri hanno trovato nella casa di famiglia una serra con circa una dozzina di piante di marijuana e quattro chili di droga già essiccata, più 70mila euro in contanti. La vicenda di Enrico Bordin (questo il nome del ragazzo, che ha 28 anni), ha attirato l’attenzione degli avversari politici della Lega, che non hanno risparmiato il sarcasmo. Fra le tante battute, quella del vicesindaco Ivo Rossi, del Partito Democratico: «Che si tratti della Lega dei coltivatori diretti di marijuana?».

Come se non bastasse, anche il sindaco Flavio Zanonato, a causa di una grottesca disattenzione, ci ha messo il “carico”. E lo ha fatto dalle pagine del più famoso e diffuso social network. Cliccando sul tasto “mi piace” su Facebook, il primo cittadino padovano ha condiviso con decine e decine di persone un simbolo leghista “leggermente” ritoccato dal giovane democratico Carlo Corvino: invece del “sole delle alpi”, una foglia di marijuana.

Quanto e in che modo l’immagine in questione sia stata commentata, è facile immaginarlo. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Gianni Berno ha scritto: «L’importante è che non venga messo nelle scuole!», riferendosi ovviamente alla vicenda del sindaco di Adro che voleva decorare la scuola con il famoso simbolo della Padania.

L’unico dell’opposizione a prendere le parti di Giorgio Bordin è Marco Carrai, assessore alla Polizia Municipale (Pd): «Umanamente mi dispiace per Bordin», ha detto, «lo conosco da anni e lo considero una brava persona. In tutta questa storia credo che la politica non c’entri assolutamente nulla. Mi auguro che sia completamente estraneo alla vicenda. Da quel che mi pare di aver capito, il figlio si è fatto trascinare in brutti giri. Lo ripeto, mi dispiace per il padre».

*Scuola di Giornalismo Luiss

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