ROMA – Su Marte c’è acqua salata che scorre liquida. Questo il mistero che la Nasa ha svelato il 28 settembre in diretta mondiale sul suo canale tv. Che su Marte ci fossero segni della presenza di acqua non è certo una novità, ma il fatto che sia allo stato liquido rappresenta una conferma che apre a nuovi scenari sia sulla presenza di vita microbica che sulle future missioni spaziali sul pianeta rosso.
C’è acqua liquida salata su Marte. Lo strumento Crism, Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars, del satellite Mars Reconnaissance Orbiter ha permesso di studiare i rigagnoli, larghi appena qualche decina di centimetri e detti Rsl, Recurring slope linae o linee ricorrenti, scoperti negli anni Settanta.
Questi ruscelli, che da allora erano considerati un mistero, sono in realtà dei minuscoli canali disegnati dallo scorrimento di piccole quantità di acqua salata, che si condensa durante i mesi più caldi dell’estate marziana. Gli scienziati non hanno osservato direttamente acqua, ma le tracce di sali idrati da essa lasciati: i rigagnoli infatti possono formarsi e depositare questi minerali solo in caso di presenza di acqua stagnante e quindi allo stato liquido.
Una scoperta o una conferma? La presenza di acqua era già nota, svelata tempo fa dal gruppo di ricerca dell’Istituto di Tecnologia delle Georgia guidato da Lujendra Ojha, così come era nota la presenza dei canali. Non una vera e propria scoperta dunque, come spiega anche l’astrofisico Giovanni Bignami a La Stampa, ma piuttosto una importante conferma per gli scienziati.
Ad annunciare i recenti risultati nella conferenza stampa tenuta dalla Nasa a partire dalle 17 del 28 settembre anche Ojhia, già autore di un articolo sulla presenza d’acqua sul pianeta rosso, che ha pubblicato lo studio che conferma la natura degli Rsl in un nuovo articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature Geoscience.
Cosa implica per Marte la presenza di acqua allo stato liquido? La scoperta implica l’esistenza di un ciclo dell’acqua, che potrebbe avere meccanismi simili a quello presente sulla Terra, dove proprio la presenza dell’acqua ha portato alla nascita della vita. Questo non implica che su Marte ci sia vita, almeno non come noi la conosciamo, ma aumenta decisamente le probabilità dell’esistenza di forme di vita microbica.
D’altronde gli stessi scienziati Nasa durante la conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti, hanno sottolineato che serve prudenza nell’affermare la presenza di vita sul pianeta, ma che i dati rilevati aumentano comunque le probabilità.
La presenza di acqua allo stato liquido poi resta importante per le future missioni spaziali volte all’arrivo dell’uomo sul pianeta rosso, perché la possibilità della presenza di acqua, che potrebbe in qualche modo essere sfruttata, faciliterebbe una serie di problematiche relative alla permanenza degli astronauti sul suolo marziano.
Ecco come scorrono i fiumi su Marte secondo la ricostruzione Nasa: