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“Terra chiama Marte”: sei astronauti simuleranno per 520 giorni il viaggio verso il Pianeta Rosso

di Alberto Francavilla |4 Giugno 2010 17:09

Gli astronauti che simuleranno il viaggio su Marte

Devono simulare il più lungo volo spaziale con uomini a bordo della storia, fino all’atterraggio sul pianeta Marte, sperimentando i possibili effetto psicologici. La simulazione si terrà alla periferia di Mosca: sei astronauti, fra cui l’italiano Diego Urbina, si chiuderanno alle spalle lo sportello per i prossimi 520 giorni.

Poi tre di loro faranno finta di esplorare il “Pianeta Rosso” per un mese, e dopo la “navicella” (una saletta di 180 metri quadri con servizi minimi) “ripartirà” verso la terra. In tutto, saranno 520 giorni senza poter vedere nessuno: l’unica comunicazione consentita sarà via sms, gestita dal centro di controllo.

Oltre all’italiano Urbina ci saranno un francese, un cinese e tre russi. I sei passeranno il tempo tra lavoro, ricreazione e riposo. I viveri verranno razionati. La simulazione non potrà fare accelerare i tempi del vero viaggio su Marte, previsti fra almeno 30 anni, nè potrà prescindere dalla vicinanza fra le orbite del Pianeta Rosso e della Terra, che variano fra loro dai 55 agli oltre 400 milioni di chilometri .

Ma l’Istituto russo per i problemi biomedici (Ibmp) e l’Agenzia spaziale europea (Esa) sono interessati a scoprire da oggi gli effetti sulla mente del lungo, duro, futuro viaggio. Possono vederli anche gli utenti di Internet, che possono seguire la simulazione verso Marte attraverso un apposito sito.

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