ROMA – “In futuro, gli esseri umani andranno “assolutamente” su Marte”. Queste le parole di Jim Green, scienziato della NASA che ha analizzato i dati del rover Curiosity, a Usa Today commentando la scoperta di molecole organiche. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Sia la presenza di molecole organiche che di metano sul pianeta rosso potrebbero infatti essere indizi che Marte era abitabile e potrebbe ancora esserlo, magari per i futuri coloni umani.
I rivoluzionari risultati dei due studi, aiuteranno a guidare la ricerca della vita microbica e a migliorare la comprensione dei processi stagionali sul pianeta. Il rover Curiosity ha estratto e riscaldato dei campioni da Mojave e Confidence Hills nel cratere Gale, entrambi noti per contenere argillite risalente a circa tre miliardi di anni, spiega il Daily Mail.
Secondo il team, i campioni hanno rivelato la presenza di molecole organiche simili alla roccia sedimentaria presente sulla Terra, inclusi tiofeni, benzene, toluene e piccole catene di carbonio, come il propano o il butene. Anche se questa ultima scoperta potrebbe non significare che Curiosity abbia ancora trovato prove di precedente vita su Marte, è un promettente passo avanti.
Entro il 2040 i ricercatori sperano di poter far atterrare un essere umano sul pianeta anche se questo dipende da alcuni fattori, secondo Green. La NASA ha bisogno di sviluppare la tecnologia per partire da Marte e tornare sulla Terra. Il rover Mars 2020 potrebbe raggiungere questo obiettivo ma il più grande ostacolo è la costruzione di un’intera infrastruttura.
“Le persone che andranno su Marte saranno degli autentici pionieri”, ha detto Green, e proprio come nel film “Sopravvissuto”, su Marte l’essere umano dovrà essere in grado di coltivare e creare fonti alimentari.