Simula rapina dei risparmi del figlio per portare la moglie in vacanza: operaio denunciato

Pubblicato il 21 Agosto 2010 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

Quella vacanza nel Cilento sua moglie la desiderava troppo nonostante non potessero permettersela. E in casa c’era quel salvadanaio, con un piccolo capitale, destinato al loro figlioletto di appena 7 mesi.

Una tentazione troppo forte per un operaio di 29 anni di Massa di Somma, nel Napoletano, che prima ha preso il denaro e lo ha speso per pagare la vacanza e poi, al ritorno dalle ferie, è andato in caserma a denunciare una falsa rapina, con tanto di sequestro e narcotizzazione.  Dopo i finanziamenti ad hoc, quindi, l’idea delle vacanze a tutti i costi, quindi,  rompe un nuovo argine.

L’uomo, nel pomeriggio di venerdì 20 agosto,  si è presentato nella caserma di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) per denunciare di avere subito una rapina. Nel racconto, completamente inventato,  l’uomo ha detto di essere stato aggredito da due malviventi a volto scoperto, uno dei quali armato di pistola, che lo avevano costretto a entrare in casa per poi narcotizzarlo.

Risvegliatosi dopo circa un’ora con un forte mal di testa, l’uomo si era reso conto di avere subito la rapina di 1.500 euro in denaro contante e di vari oggetti preziosi.

Durante il sopralluogo effettuato in casa dell’operaio, i carabinieri si sono però accorti di una serie di incongruenze e contraddizioni nel racconto dell’operaio. Interrogato nuovamente in caserma, l’uomo  è crollato e ha confessato ai militari il piano messo in piedi per giustificare l’ammanco alla moglie.

Durante le spiegazioni rese ai militari, l’operaio  ha confessato che, nonostante le difficoltà economica in cui versava, non voleva negare alla moglie la vacanza estiva che ripetutamente le aveva chiesto. A causa del disagio finanziario in cui versava, l’uomo non era riuscito a mettere da parte il denaro occorrente per la vacanza e per accontentare la consorte aveva speso i risparmi messi da parte per il figlioletto di 7 mesi.

La prospettiva di raccontarle la verità gli era sembrata insopportabile e per questa ragione aveva pensato di inventarsi la finta rapina. Sotto la pressione dei militari l’operaio ha anche restituito gli oggetti preziosi da lui stesso sottratti per dimostrare la rapina. L’operaio è stato denunciato.