Matrimoni e nascite in calo: addio alle “vere famiglie” osannate dal Papa?

ROMA – “Solo dal matrimonio nascono vere famiglie. Convivere infatti è un qualcosa di inutile che non porta a niente”. Le parole di Papa Benedetto XVI questa volta hanno colpito, tant’è che la comunità gay, ma anche chi convive da sempre e non si è mai sposato, insorgono e protestano: “Allora visto che l’unica forma valida è quella della famiglia fondata sul matrimonio, dia anche a noi la possibilità di sposarci”, ironizzano i gay. Ma quali sono queste “vere famiglie” osannate da Papa Ratzinger?

Intanto prendendo le parole del Pontefice le “vere famiglie2 sarebbero veramente poche. In Italia infatti quasi 4 milioni di “nuclei2 sono costituiti da una persona sola, i single “non vedovi” che hanno un partner ma che non intendono sposarsi. sono ben 900 mila invece le famiglie “ricostruite”, ovvero quelle composte, sempre senza matrimonio, da persone che hanno una separazione o un divorzio alle spalle. Tirando un po’ di somme viene fuori che su 25 milioni di famiglie, 7 non hanno le carte in regola, almeno stando alle parole di Papa Ratzinger.

Mentre le famiglie di fatto aumentano, quelle “osannate” di diritto civile e canonico diminuiscono. Negli ultimi 2 anni i matrimoni sono scesi di 30 mila unità, sancendo un crollo sistematico cominciato negli anni ’70. Solo 5 anni fa il 71% dei matrimoni su base nazionale era religioso, ora siamo al 63%, ma con fortissime differenze territoriali tra sud, dove ci si sposa molto di più, e nord, dove la media è scesa sotto il 50%.

Ma c’è anche un altro aspetto, quello dei figli. Senza servizi per le madri infatti in Italia continuano a nascere meno figli che nel resto d’Europa. “Il numero dei nati nel 2010 – registra l’Istat – è diminuito dell’1,2% rispetto al 2009, rispettando l’andamento già registrato nel corso dell’anno precedente”.

Se i dati sui matrimoni dovessero comunque proseguire di anno in anno con questa tendenza, le “famiglie vere”, quelle “da matrimonio” osannate dal Papa, finiranno per essere la minoranza. Non vale però l’equazione meno matrimoni uguale meno figli. Il non sposarsi non è una causa di un calo demografico, l’aspetto economico invece sì.

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