Non solo Mazzetti. Da Vauro a Saccà, da Caputi a Bigazzi: i sospesi in casa Rai

Se per la Rai Loris Mazzetti merita dieci giorni di sospensione, per alcune dichiarazioni considerate lesive, la lista è più lunga in viale Mazzini. Come il capostruttura di “Vieni via come”, reo di aver detto che “la politica deve mettersi una mano sulla coscienza: lasci fare la tv a chi è capace di farla, se vuole rispettare il ruolo di servizio pubblico della Rai”, anche Vauro, Agostino Saccà, Massimo Caputi e Beppe Bigazzi.

Vauro per una vignetta venne sospeso: la sua colpa era stata parlare dell’aumento di cubature nei cimiteri de L’Aquila.Agostino Saccà, ex direttore di Rai fiction, si guadagnò la sospensione cautelativa dopo le intercettazioni con il premier Silvio Berlusconi che gli “sponsorizzava” alcune ragazze.

Il giornalista Massimo Caputi invece si prese due mesi di astensione forzata per aver messo in trasmissione tv, l’Isola dei famosi per l’esattezza, una maglietta prodotta dall’azienda di sua moglie: per viale Mazzini si trattava di pubblicità occulta, ma ora è tornato in televisione a “Quelli che il calcio”.

Quelle indicazioni su come cucinare un gatto invece Beppe Bigazzi venne buttato fuori da “La Prova del Cuoco di Raiuno. La lista si allunga con dieci giorni  dati ad Andrea Salerno, responsabile del progetto satira di Raitre, colpevole di aver difeso Raiot, il programma della Guzzanti chiuso dopo una sola puntata, come spiega Il Fatto quotidiano.

Identica pena per Marino Bartoletti: non controllò il suo vice, Furio Focolari, coinvolto in questioni di mazzette e pubblicità. Focolari venne licenziato, poi la vittoria in Tribunale lo riportò in azienda con tanto di risarcimento degli stipendi arretrati.

Gestione cookie