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Prevenire il crimine in stile Minority Report? La IBM sviluppa il software Crush

di admin |1 Agosto 2011 19:08

In una società dove la tecnologia è caratterizzata da un veloce progresso la fantascienza non può far altro che divenire scienza, e lo scenario futuristico che lo scrittore Philip K. Dick ed il regista Steven Spielberg ci hanno proposto in “Minority Report” divengono realtà grazie al programma Crush dell’Ibm.

Nel futuristico mondo di Spielberg il poliziotto Tom Cruise è assegnato alla sezione pre-crimine della polizia, dove il delitto viene bloccato di essere commesso. Questo è lo scopo con cui la Ibm ha sviluppato CRUSH, acronimo di Criminal Reduction Utilising Statistical History, che negli ultimi anni è stato testato con successo dai poliziotti di Memphis, in Tennessee, e che ora sarà impiegato anche in Gran Bretagna.

Crush è un software molto sofisticato, sebbene concettualmente semplice, che effettua un’analisi statistica incrociata su dati quali i rapporti delle forze dell’ordine, i profili dei criminali a piede libero o con precedenti penali, la frequenza di reati in una zona, le soffiate degli informatori e le immagini di videosorveglianza stilando poi una lista di “hot spots”, ovvero zone ad alto rischio di atti criminosi. Inoltre il sistema tiene conto anche di fattori non propriamente connessi al crimine, come quello climatico, notando che nel caso di pioggia aumentano i furti di auto.

I risultati che la polizia di Memphis ha registrato sono sorprendenti: i reati generici sono calati del 31 per cento mentre i reati violenti del 15 per cento, ed è aumentato sensibilmente il numero degli arresti col risultato non solo di rendere le strade più sicure, ma anche di migliorare il morale degli agenti e la fiducia della popolazione nei confronti delle forze dell’ordine.

La tecnologia impiegata da Ibm per lo sviluppo del software fa parte del settore dell’informatica fortemente in crescita e definito dagli inglesi “predictive analytics”, già impiegato con successo per previsione economiche e di mercato. Negli ultimi 4 anni la società ha investito ben 11 miliardi di dollari nella “predictive analytics”, lavorando per 22 delle 24 banche commerciali più importanti al mondo e 18 delle 22 società di telecomunicazione ed 11 delle 12 industrie più importanti in U.S..

Il successo nel campo della sicurezza per questo software è garantito, ed ora anche il Regno Unito ha deciso di provare Crush, che è attualmente in fase di test presso due distretti della polizia inglese il cui nome non è stato divulgato. Il software per avere efficacia ha bisogno di un gran numero di dati (informatici), ed appare evidente come in Italia non potrebbe essere impiegato data la condizione tecnologia in cui versano le forze dell’ordine italiane, che rispetto ad ad altri paesi come Usa e Gran Bretagna non vantano avanguardie tecnologiche.

Non tutti comunque sono entusiasti di Crush e tra questi insorgeranno le categorie dei difensori di chi i reati li commette, dato che l’impiego degli “hot spots” e dei profili dei pregiudicati implicano un controsenso nella “presunzione di innocenza” dell’imputato fino alla sua condanna, proprio come avviene per il protagonista del film di Spielberg, considerato colpevole ancor prima di aver commesso il reato stesso.

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