Meteo e previsioni sbagliate. Pasqui: “Primavera e bombe d’acqua imprevedibili”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2014 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Meteo e previsioni sbagliate. Pasqui: "Primavera e bombe d'acqua imprevedibili"

Meteo e previsioni sbagliate. Pasqui: “Primavera e bombe d’acqua imprevedibili”

ROMA – Pioggia, bombe d’acqua e maltempo. Queste le previsioni meteo per il ponte del 25 aprile, tanto che molti hanno rinunciato ad un week end fuori porta. Peccato che poi, tra venerdì 25 e sabato 26 aprile il sole abbia trionfato in quasi tutta la penisola.

Ma perché le previsioni del meteo sbagliano? Massimiliano Pasqui, fisico dell’atmosfera dell’Istituto di biometeorologia del Cnr, lo spiega a Margherita De Bac sul Corriere della Sera. Il motivo, spiega l’esperto, è che non è possibile prevedere il meteo con largo anticipo e con una certezza del 100%:

“«Certo l’esperienza aiuta a dire il giusto. Comunque per noi il rischio di sbagliare è sempre in agguato. Non si può mai avere la palla di vetro. L’unica stagione dove la probabilità di non annunciare evoluzioni meteo che poi vengono smentite è l’estate. Quando l’anticiclone delle Azzorre si piazza sul Mediterraneo la possibilità che dopo due giorni ci sia un temporale è minima. Ma nel resto dell’anno dobbiamo andarci molto cauti»”.

La primavera dunque è la stagione più a rischio per le previsioni meteo, perché

“«l’attendibilità raggiunge livelli minimi»”.

E se “marzo pazzo” è un detto popolare molto vicino alla realtà, spiega Pasqui, anche predire le bombe d’acqua per un meteorologo non è un compito facile:

“«Le cosiddette bombe d’acqua sono difficili da predire. Si formano in modo localizzato dal punto di vista dell’area interessata e dello sviluppo. Hanno un’intensità speciale. Quando siamo alle prese con queste situazioni è più facile cadere in errore nell’annunciarle. In questi casi la conoscenza di base è importante così come un buon percorso formativo, specialistico. Uno dei problemi è che in Italia non esistono percorsi universitari per il meteorologo»”.

Un bravo meteorologo, secondo Pasqui, non dovrebbe mai dimenticare di usare un “linguaggio probabilistico”, cioè sottolineare il grado di attendibilità delle previsioni fatte:

“Esempio: «Domani potrebbe piovere con una probabilità del 70%». E questo vale, appunto, per tutto l’anno tranne quando c’è lo scudo dell’anticiclone che garantisce stabilità. Secondo: non buttarsi troppo in avanti. «Si può avere solo un’idea di quello che succederà da qui a una settimana, indicare una tendenza – insiste l’esperto del Cnr -. Facciamo un esempio. Per sabato prossimo, durante il ponte del Primo maggio, l’Italia dovrebbe essere interessata da una perturbazione. Però andrà seguita giorno per giorno, per osservare come si comporta»”.