MILANO – E' previsto per il 4 luglio il lancio di Sumi (Solar Ultraviolet Magnetograph Investigation), la missione della Nasa destinata a misurare i campi magnetici del Sole all'origine di potenti esplosioni come i brillamenti e le eruzioni all'origine delle tempeste magnetiche. L'indagine si concentrera' su un'area considerata particolarmente difficile da studiare, cioe' la cromosfera, quel sottile strato dell'atmosfera solare posto tra la superficie visibile (la fotosfera) e la corona.
Lo strumento Sumi verra' lanciato a bordo di un razzo dal White Sands Missile Range nel Nuovo Messico. Il suo volo durera' in tutto otto minuti, quel tanto che basta per indagare meglio i meccanismi alla base del riscaldamento della corona e della formazione del vento solare.
''La novita' di questo strumento – spiega Jonathan Cirtain, fisico del Centro spaziale della Nasa presso Huntsville e responsabile scientificodi Sumi – e' che osserva la luce ultravioletta, quando tutti gli altri hanno solo potuto osservare gli infrarossi e la luce visibile''.
Per misurare i campi magnetici, Sumi osservera' i raggi ultravioletti emessi da due tipi di atomi del Sole, il magnesio 2 e il carbonio 4. Inoltre, attraverso precisi metodi di misurazione, i ricercatori potranno rilevare l'originale lunghezza e direzione dei campi magnetici, cosi' da creare una mappa tridimensionale della regione. La ricerca permettera' inoltre di prevedere come avvengano le eruzioni solari.
''Con una conoscenza approfondita del fenomeno, grazie al successo della missione Sumi – aggiunge Cirtain – potremmo creare una valida strumentazione che ci aiutera' a capire i processi d'esplosione e a prevedere il tempo meteorologico dello spazio''.