Mistero iride occhio cambia colore: è virus ebola che si annida VIDEO-FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2015 - 14:13| Aggiornato il 10 Maggio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Ebola, il virus nascosto nell'occhio: l'iride cambia colore VIDEO-FOTO

Ebola, il virus nascosto nell’occhio: l’iride cambia colore VIDEO-FOTO

NEW YORK . Un occhio che cambia colore è il terribile segno che il virus di ebola si annida dentro di te. Come in un horror di fantascienza, un medico americano, il dottor Ian Crozier, convinto di essere guarito dopo una lunga degenza per ebola contratto in Africa, ha accusato la rapida perdita della vista all’occhio sinistro e l’iride dello stesso occhio ha cambiato colore, passando dall’azzurro al verde dieci giorni dopo i primi sintomi. La storia del dottor Ian Crozier è stata rilanciata in Italia da Alberto Flores D’Arcais su Repubblica. Ne riferiamo una sintesi.

La storia del dottor Ian Crozier, 43 anni, medico della Vanderbilt University specialista in malattie infettive, era finita su tutti i media, quando nel settembre 2014, mentre si trovava in Sierra Leone come volontario per l’Oms, aveva contratto Ebola ed era stato urgentemente rimpatriato per essere curato all’ospedale Emory di Atlanta.
Aveva passato quaranta giorni tra la vita e la morte, ma gli era andata bene e alla fine di ottobre aveva potuto lasciare l’ospedale (sotto le luci delle telecamere): guarito, di Ebola più nessuna traccia.
Dopo altri due mesi, però, il dottor Crozier aveva avuto una brutta infiammazione all’occhio sinistro, con la pressione fuori norma, una perdita progressiva della vista e dolori lancinanti. Tutti sintomi che, per Steven Yeh, il medico oftalmico che lo aveva visitato (sempre all’Emery di Atlanta), erano tipici di una uveite, un’infiammazione della parte interna dell’occhio.
Il dottor Yeh fece un prelievo del tessuto interno del globo oculare e le analisi portarono all’incredibile scoperta (rivelata da uno studio pubblicato dall’équipe di medici dell’Emory sul New England Journal of Medicine ): nell’umor acqueo, il liquido salino che si trova tra la cornea e il cristallino, si annidava il virus di Ebola.

La notizia, rilanciata dal New York Times e da altri media americani, ha riaperto il dibattito sul micidiale virus che arriva dall’Africa. Per il dottor Yeh l’Ebola nell’umor acqueo (ma non nella lacrimazione e nei tessuti esterni dell’occhio) non presenta pericoli d’infezione per gli altri, ma dimostra come tutti coloro che sono stati ammalati (e sono sopravvissuti) di Ebola dovrebbero farsi visitare per essere certi che non ci sia stata una contaminazione nell’occhio.

È molto raro che un’infezione virale possa cambiare il colore dell’iride e Ian Crozier rimase sotto shock («come se mi avessero assalito, era una cosa così personale»). Col passare dei giorni e visto che non c’erano stati miglioramenti il medico, insieme al team di sanitari dell’Emory che lo aveva in cura, decise che a quel punto non aveva molto da perdere e riuscì a ottenere dalla Food and Drug Administration un permesso speciale per usare una medicina sperimentale (potrebbe essere un potente corticosteroide, ma i medici hanno preferito non rivelarlo) in pillole. Non c’era alcuna garanzia di successo, sta di fatto che solo dopo questa terapia intensiva — diversi altri medicinali classici contro l’uveite non avevano risolto nulla — il dottor Crozier ha iniziato a recuperare la vista.
Gli studi su Ebola sono ancora in evoluzione. Solo recentemente si è scoperto che il virus resta presente nello sperma per diversi mesi.
Nessuno però aveva finora ipotizzato che i problemi all’occhio fossero dovuti alla presenza “nascosta” del virus. Il dottor Crozier ha raccontato come oltre all’occhio aveva avuto anche una significativa perdita dell’udito (sempre nella parte sinistra).