Murdoch di nuovo nei guai: il News of the World avrebbe intercettato anche il sindacalista Crow

LONDRA – Un nuovo colpo di scena nella vicenda che da mesi sta coinvolgendo il tycoon australiano Rupert Murdoch e la suo News Corporation, già al centro di un caso di intercettazioni illegali e di violazione delle caselle vocali di diversi vip, tra cui membri della Casa Reale, l’attrice Sienna Miller e diversi sportivi.

Il 21 gennaio, mentre il capo della comunicazione del premier David Cameron lasciava ufficialmente il suo lavoro a Downing Street, un nuovo nome è andato ad arricchire l’elenco degli “intercettati speciali” del News of tthe World. Si tratta di Bob Crow, leader del sindacato delle ferrovie e dei trasporti (Rmt). I suoi legali hanno infatti chiesto alla polizia di indagare sulla possibile intrusione di giornalisti nell’utenza telefonica del loro assistito.

Il periodo delle possibili intercettazioni risalirebbe addirittura all’aprile del 2000. E la presenza nella lista degli ascoltati, tra calciatori e starlette, di un leader sindacale dell’importanza di Crow inizia ad attribuire una luce diversa a tuta la vicenda, ben lontana dal semplice gossip.

“Il mio sindacato ha il sospetto che giornalisti avrebbero potuto avere accesso a informazioni private rispetto ai miei movimenti e alle attività della Rmt. Chiediamo quindi alla polizia di rendere nota qualsiasi possibile prova o informazione che abbiano potuto scoprire rispetto al News of the World”, ha dichiarato Crow alla stampa.

Negli ultimi anni, il sindacalista si è occupato di importanti vertenze nel settore trasporti, compresa quella legata agli scioperi della metropolitana di Londra, che sono culminati in due giornate di sciopero e caos totale per i pendolari, oltre che in accuse di violazione della normativa in fatto di astensione dal lavoro nei pubblici servizi.

L’interrogativo è quindi per quale motivo il telefono di Crow venisse preso di mira dal News of the World. L’eventuale intercettazione, sottolinea il Riformista,  avrebbe potuto essere commissionata da qualcuno interessato a conoscere le mosse di Crow per anticiparlo e, in caso si fosse venuti a conoscenza di materiale compromettente, ricattarlo o stroncargli la carriera.

I sindacati hanno un notevole peso in seno al Labour, che si fa sentire sia a livello di finanziamenti sia a livello di sostegno nelle elezioni. Un’altra ipotesi è che la denuncia di Crow faccia parte di una strategia mediatica per far saltare l’acquisizione da parte di News Corporation del 61 per cento di BSkyB. Le trattative vedono ora coinvolti direttamente Murdoch e il ministro della Cultura Jeremy Hunt.

L’Ofcom – l’antitrust britannica – teme che l’acquisizione da parte di Murdoch anche di BSkyB lederebbe notevolmente la pluralità dell’informazione, portando di fatto ad un quasi monopolio.

In attesa della decisione dell’Ofcom e dell’Office of Fair Trading, un altro dipartimento per la tutele dei consumatori e della concorrenza, prevista fra qualche settimana, Murdoch potrà godersi poco il recente battesimo del suo Daily solo per iPad.

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