Napoli, la truffa delle pompe funebri: in corsia per aggiudicarsi i funerali

Un cartello delle pompe funebri, con medici e infermieri d’accordo con le agenzie  per segnalare i decessi. E’ l’ipotesi alla quale sta lavorando la procura di Napoli in un’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Henry John Woodcock. L’ipotesi è questa: l’informatore si attivava per segnalare un decesso e a quel punto l’agenzia mandava un suo incaricato che si presentava alla famiglia del defunto con l’offerta pronta. Per ora è solo un’ipotesi investigativa ma nelle mani degli investigatori ci sarebbero già numerosi riscontri.

Coinvolte 6 impese di pompe funebri e 12 tra medici e infemieri. Ma c’è di più. Per non dare nell’occhio, o per dare un’immagine più rassicurante ai familiari,  gli addetti delle agenzie avevano l’abitudine di girare tra le corsie degli ospedali con regolare camice bianco, come fossero operatori sanitari. Dall’indagine emergerebbe un vero e proprio tariffario con cui gli informatori venivano ricmpensati delle segnalazioni.

Alcuni medici avrebbero inoltre falsificato i certificati di morte per facilitare le imprese funebri a ottenere l’incarico per i funerali.

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