Nassiriya, sette anni dopo. Napolitano, Schifani e La Russa ricordano i caduti

Sette anni fa morivano 19 italiani nella strage di Nassiriya, in Iraq. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato i caduti del 2003 quando due veicoli carichi di esplosivo scoppiarono contro la base dei carabinieri dopo una sparatoria. Con un «commosso e deferente omaggio» in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Ignazio La Russa,  il capo dello Stato ha voluto ricordare «tutti coloro che, animati da altissimo senso del dovere, hanno perso la vita nel loro impegno al servizio dell’Italia e della comunità internazionale per la stabilizzazione delle aree di crisi e la costruzione della pace, contro la persistente minaccia del terrorismo transnazionale in nome dei principi cui si ispira la nostra Costituzione».

Il ministro La Russa ha portato una corona di fiori all’Altare della Patria a Roma. Alla cerimonia, oltre ai vertici militari, hanno partecipato circa 230 familiari dei caduti.

Il presidente del Senato Renato Schifani ha detto: «Non dimenticheremo mai quel giorno tragico – ha detto renato Schifani – dove la ferocia colpì senza pietà chi era lontano da casa per aiutare il popolo iracheno nella difesa della democrazia». «Il loro sacrificio – ha aggiunto il presidente di Palazzo Madama – nell’adempimento di un servizio reso alla pace, rappresenta un richiamo per tutti ad una rinnovata e ferma necessità di contrapposizione a ogni forma di violenza. I militari e i civili che vennero barbaramente uccisi dal terrorismo internazionale sono i nostri martiri della libertà e della pace che sono e saranno sempre onorati e ricordati dalla Patria».

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