Neonato rapito, l’infermiera indagata anche per maltrattamenti

Annarita Buonocore

E’ indagata per sequestro di persona e per maltrattamenti Annarita Buonocore, l’infermiera che ha rapito il piccolo Luca Cioffi a poche ore dalla nascita nell’ospedale di Nocera Inferiore.

Giancarlo Russo, il pm che indaga sul caso del neonato ritrovato a casa della donna nella notte fra il 7 e l’8 giugno, spiega però che la donna non ha realmente sottoposto a dei maltrattamenti fisici il piccolo. “Per maltrattamento si intende in questo caso la circostanza che la donna ha sottratto il neonato all’allattamento della madre, peraltro senza nutrirlo, alle cure e all’assistenza pediatrica”, spiega.

Il magistrato spiega che il reato di sequestro di persona, nel caso di un neonato, non è “pacificamente configurabile” secondo la giurisprudenza: “L’interpretazione prevalente della Cassazione pone un problema: il sequestro si configura nel caso in cui alla persona sia impedito il libero movimento. Vale per il minore, non per il neonato. Esiste allora l’ipotesi della sottrazione di minori, ma se avessimo seguito questa strada non avremmo potuto arrestarla”.

“Siamo di fronte a un vuoto normativo – ha concluso – il neonato, rispetto a condotte gravissime come quelle poste in essere, non è adeguatamente tutelato dal nostro ordinamento”. La decisione del gip sulla convalida del fermo, per la Buonocore, si attende per venerdì prossimo.

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