Neutrini, Antonio Ereditato: “Presto per dire la parola ‘fine'”

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 01:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E' davvero troppo presto per liquidare con la parola 'fine' la questione della velocita' dei neutrini. L'anomalia dell'interruttore ne' acceso ne' spento, ma posizionato a meta' strada fra queste due condizioni era davvero troppo bizzarra perche' fosse possibile scoprirla facilmente e in tempo brevi. D'altro canto, non e' stata l'unica anomalia: c'e' anche un difetto che va nella direzione esattamente contraria nella calibrazione dell'orologio atomico utilizzato nel rivelatore Opera, nei Laboratori Nazionali del Gran sasso dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn). La questione, quindi, e' piu' che mai aperta.

Se una rivista come Science ha esordito parlando di ''errore'', non e' cosi' che procede il lavoro scientifico: e' ancora troppo presto per esprimere giudizi, cosi' come era presto a settembre per dire che i neutrini battono la velocita' della luce.

''Nella totale e responsabile trasparenza e onesta' presentiamo questi nuovi dati con lo stesso livello di dubbio con cui nel settembre scorso avevamo annunciato l'anomalia nella misura della velocita' dei neutrini'', rileva Ereditato.

''Bisogna mantenere la calma – aggiunge – perche' nemmeno adesso abbiamo la certezza''. Quello che i ricercatori chiedono ora e' di poter fare un nuovo esperimento, e che quindi il Cern dia il via libera all' invio di un nuovo fascio di neutrini ai Laboratori del Gran Sasso, dove l'esperimento Opera e' pronto a rilevare le nuove misure, una volta corrette entrambe le anomalie scoperte con un lavoro da certosino, che ha richiesto settimane e settimane di prove continue.

La prima anomalia riguarda la connessione del cavo a fibra ottica al computer, capitato in una posizione davvero imprevedibile: ne' acceso ne spento. Il risultato, rilevato dai fisici, portava ad una misura per la quale i neutrini risultavano essere complessivamente piu' lenti rispetto alle misure del settembre scorso. La seconda anomalia, relativa alla calibrazione dell'orologio atomico dell'esperimento, va esattamente nella direzione opposta e farebbe apparire i neutrini piu' veloci.

Prima di dire l'ultima parola su una misura che da cinque mesi sta facendo discutere i fisici di tutto il mondo serve quindi un nuovo esperimento.