Neutrini più veloci della luce: come cambierà la teoria della relatività

L'acceleratore di particelle del Cern (foto Ap-Lapresse)

ROMA – La conferma ufficiale dall’esperimento Cngs è arrivata: i neutrini superano la velocità della luce. Il fascio di 15 mila neutrini che è stato lanciato dal Cern ed ha percorso 730 chilometri fino ai rivelatori che si trovano nei laboratori del Gran Sasso, impiegando appena 2,4 millisecondi, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondi rispetto alla velocità attesa. Ciò comporta che in un ipotetica gara di velocità tra fotoni, particelle relativistiche che viaggiano alla velocità della luce, e neutrini, sarebbero i secondi a vincere al fotofinish, battendo i fotoni di circa 20 parti per milione dei 300 mila chilometri al secondo a cui i fotoni viaggiano.

“Oggi potrebbe avere inizio la più importante rivoluzione scientifica della storia”, ha detto il fisico presso il Centro nazionale di Ricerche Valerio Rossi Albertini a il Messaggero, presentando gli straordinari risultati ottenuti da Antonio Ereditato, il fisico italiano dell’università di Berna a capo del progetto, ha dichiarato: “Questo risultato è una completa sorpresa. Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati, non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni”.

“Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura la procedura standard è sottoporlo a una più ampia indagine. Esattamente ciò che sta facendo la collaborazione OPERA: è una corretta pratica scientifica ”, ha poi commentato Sergio Bertolucci,  il direttore di ricerca del CERN, spiegando anche che “se questa misura fosse confermata potrebbe cambiare la nostra visione della fisica ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti”.

Dario Autiero, ricercattore del Cnrs che oggi terrà un seminario al Cern per presentare la scoperta, ha spiegato come i ricercatori abbiano “sincronizzato la misura dei tempi tra il CERN e il Gran Sasso con un’accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri. Nonostante che le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un’elevata accuratezza statistica, e che la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti”, ha detto Dario Autiero il ricercatore del CNRS che terrà il seminario questo pomeriggio.

“Il potenziale impatto sulla scienza è troppo grande per trarre conclusioni immediate o tentare interpretazioni. La mia prima reazione è che il neutrino ci sorprende ancora una volta con i suoi misteri”, ha detto Ereditato. La scoperta della velocità dei neutrini, che superano il limite imposto dai fotoni, cambierà la fisica: prima di tutto bisognerà rivedere le teoria della relatività di Albert Einstein, che in numerosi e molteplici esperimenti trova le sue conferme, e che ha come limite di velocità proprio quello della luce, che diviene il paragone nella cinematica relativistica con tutte le velocità delle particelle relativistiche e non.

Altri esperimenti saranno comunque necessari per confermare quanto scoperto e porranno la base per una verifica delle teorie ad oggi esistenti, ciò che è certo è che la conferma della velocità del neutrino implicherà una rivoluzione della fisica così come le teorie della relatività di Einstein rivoluzionarono la fisica classica tanto cara a Sir Newton: un nuovo capitolo nella storia della fisica sarà da scrivere.

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