News e social network: Facebook vuole diventare “amico” dei giornalisti

PALO ALTO – L’onda lunga di Facebook sembra essere ormai irresistibile, ed il gigante di Palo Alto, California, compie passi verso la conquista di territori ancora poco sfruttati. Il social network più famoso e importante del mondo ha dato il via ad una nuova politica nei confronti del mondo del giornalismo. Secondo le aspettative dei manager, in futuro i feed del sito (i feed sono strumenti che permettono di raccogliere dati eterogenei di Internet – notizie, musica, aggiornamenti, etc. – in una sola interfaccia) dovranno contenere più attualità ed informazioni. Per raggiungere l’obiettivo, Mark Zuckerberg sta assumendo persone con l’incarico di costruire relazioni con reporter ed istituzioni, ed inoltre di creare eventi dedicati al giornalismo.

Tra i nuovi acquisti della scuderia, Vadim Lavrusik, bielorusso di origine, comincerà una nuova carriera da «program manager». Dalla base operativa di New York, dovrà trovare le strategie più conveniente per convincere i giornalisti che Facebook è uno strumento fondamentale per il reporter, per la ricerca delle informazioni come per la promozione del proprio lavoro. Se è vero che ormai Facebook, grazie al suo mezzo miliardo di utenti iscritti, rappresenta un onnipresente ed imprescindibile mezzo di socializzazione, è anche vero che nel mondo dell’informazione il sito non ha mietuto i successi che i suoi potenti mezzi avrebbero potuto far prevedere.

Nella comunità dei reporter sono altri i social network che si sono radicati con successo. Siti come Twitter ed oggi anche il giovane Tumblr costituiscono degli strumenti utilizzati in moltissime redazioni per raccogliere e propagare informazioni. Per comprenderne il successo, basti pensare che il porta parola del Presidente degli Stati Uniti, Jay Carney, adempie il suo compito facendo un frequente uso di Twitter.

Rispetto a questi social network, Facebook resta di molto indietro. «Molti giornalisti non hanno ancora una presenza professionale su Facebook – dice Lavrusik – Pensano che sia qualcosa che si aggiungerebbe al loro carico di lavoro.. quando invece potrebbe rendere il lavoro più semplice.» Tra le diverse iniziative a cui il nuovo project manager sta già pensando c’è quella di creare una sorta di gigantesche pagine bianche del giornalismo, che permetterebbero ai reporter di entrare in contatto con le loro fonti. «L’obiettivo – continua Lavrusik – è colmare il vuoto tra i giornalisti e Facebook. Twitter è molto pubblico. E’ una piattaforma per informazioni. E’ facile vedere come si applichi alle informazioni.»

Secondo alcuni, la nuova missione grornalistica di Facebook trae origine da un caso di rivalità con Twitter. Mark Zuckerberg aveva tentato l’autunno scorso di acquistare la compagnia di «microblogging» con un’offerta di 2 miliardi di dollari che era stata però immediatamente rifiutata. E’ chiaro a tutti che l’implementazione delle nuove potenzialità di Facebook rappresenta una minaccia in primo luogo proprio per Twitter, che sembra però non preoccuparsene più di tanto.

Secondo i suoi manager, le diversità insite nei due social network imporranno automaticamente una diversificazione degli utilizzi. Sembrerebbe dunque che nella sconfinata rete ci sia spazio per tutti.

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