Italia 150. Al Comune leghista di Novara il 17 marzo sarà un giorno di ferie per i dipendenti

NOVARA – Al Comune leghista di Novara il 17 marzo i dipendenti del Comune avranno un giorno di ferie, uno qualsiasi. Non sarà festa nazionale per i 150 anni dell’unità d’Italia.

Sarà pure obbligatorio, ovvero «contabilizzato d’ufficio». I diretti interessati non l’hanno presa benissimo: «Hanno cercato di far passare la decisione sotto silenzio. Il 17 marzo stavamo tutti a casa e poi in busta paga ci ritrovavamo un giorno di ferie in meno di cui magari nemmeno tutti ci accorgevamo» racconta a La Stampa un dipendente «A parte che le ferie non devono essere costrette, ma questa è una festa nazionale perché il nostro ente deve regolarsi come preferisce?».

Al Comune tutti sembrano dare risposte vaghe: «Non ne so nulla, di queste cose si occupano i tecnici. Ne parlerò con il segretario comunale», ha risposto il vicesindaco Silvana Moscatelli, mentre il sindaco Massimo Giordano è decaduto , dopo che è passato come assessore nella Giunta regionale di Roberto Cota.

L’assessore al Personale, Mauro Franzinelli, interpellato in merito dalla Stampa ha risposto: «Sono a Roma da due giorni per l’Anci, non conosco la questione e non sapevo nulla della circolare».

Il segretario comunale Sergio Albenga ha spiegato così: «Mi sono consultato con molti colleghi di tutt’Italia e questa è la lettura più utilizzata. Il decreto in effetti non è chiaro perché ipotizza uno “scambio” con il 4 novembre che però non era una festa in cui non si lavorava. E siccome, sempre secondo il decreto, l’ente non deve avere un aggravio di costi da questa assenza, l’unica soluzione era stabilire un giorno di ferie “costretto”. Se sbagliamo ce lo dirà il ministero che dovrà emanare quanto prima una nota chiarificatrice».

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