L’ospedale Civico di Palermo senza letti, pazienti ricoverati sulle sedie

Pazienti ricoverati sulle sedie perché mancano letti e barelle, chi riesce a occupare una poltrona non la molla e se è costretto ad alzarsi per sottoporsi a esami chiede ai familiari di fare la guardia.

L'ospedale Civico di Palermo

Accade all’ospedale Civico di Palermo, tra i più grandi d’Italia, dove i casi di malati assistiti sulle sedie si moltiplicano dopo quello denunciato da Maria Vitale, sessantenne, rimasta ”seduta” per tre giorni. Così la sanità in Sicilia torna nell’occhio del ciclone, dove era finita per le polemiche sulle 4mila assunzioni previste per quest’anno e per tanti casi di malasanità sui quali ha accesso i fari anche la commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari, presieduta da Leoluca Orlando.

Sul caso di Maria Vitale, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha aperto un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità. La donna, ricoverata dopo una crisi ipertensiva, ha raccontato che di giorno faceva esami e terapie, ”nel pomeriggio tornavo a sedermi”.

Il responsabile del pronto soccorso del Civico, Vincenzo Pio Trapani, fornisce una versione diversa. ”Alla paziente era stata offerta la barella – sostiene il medico – ma l’ha rifiutata, dicendo che non riusciva a stare sdraiata e che per questo avrebbe preferito una poltrona”. Quindi sui posti letto, afferma: ”Nei momenti di picco stagionale come questo, con un incremento delle patologie febbrili, occorrerebbero molti più letti e barelle”. Basta recarsi al pronto soccorso per scoprire che il caso della signora Vitale non è isolato.

”Sono qua da due giorni e ho trovato solo questa poltrona”, dice Francesco Massaro, 48 anni, giunto al Civico per un problema al fegato. ”Non ci sono né  barelle né lettini – prosegue l’uomo, con la flebo al braccio – Avere trovato una poltrona è un grande successo, molti devono accontentarsi delle sedie su cui trascorrono notti intere”. Per questo il paziente si sente ”fortunato”. ”Non mollo la poltrona – avverte – Se sono costretto ad alzarmi rimane mia moglie a fare da guardia”. Per Angela Viscuso, 49 anni, il pronto soccorso del Civico ”sembra un accampamento da guerra”. ‘

‘Sono qui da mercoledì sera – racconta – Sono stata su una sedia fino a ieri quando finalmente ho conquistato una barella”. C’è anche chi sta peggio come un malato chemioterapico, che ha fatto trasfusioni di sangue e dormito per diverse notti su una poltrona. Solo oggi gli hanno dato un lettino. Intanto, la direzione generale del Civico ha bloccato tutti i ricoveri ordinari, per dare spazio alle urgenze, finché non verrà ripristinata la normalità.

”Mi sono arrivate diverse denunce di cittadini per gravi disservizi nel pronto soccorso del Civico – spiega l’assessore Russo – Avevamo inviato delle note sull’inappropriatezza dei ricoveri, fatto dei richiami. E’ assurdo che si verifichino fatti del genere, accerteremo eventuali responsabilita”’. Russo assicura però che non esiste un’emergenza-ospedali a Palermo: ”l’emergenza è legata alla cattiva organizzazione di uno specifico reparto”.

Intanto il presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, ha chiesto una istruttoria ai carabinieri del Nas. ”L’ospedale Civico – sottolinea – è a struttura sanitaria più grande d’Italia a sud di Napoli, per questo è davvero assurdo che una donna sia stata stata ricoverata per ben 72 ore su una sedia. Quanto accaduto è di una gravità estrema”.

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