ROMA – Oumuamua è una cometa o un asteroide? Questa la domanda che gli scienziati continuano a porsi studiando il gigantesco oggetto celeste che transita nel nostro sistema solare dopo aver viaggiato per mondi alieni e lontani da noi. Un oggetto dai contorni così misteriosi da spingere anche gli scienziati a chiedersi se possa essere o meno qualcosa di totalmente extraterrestre, forse anche un’astronave.
A chiederselo in un articolo scientifico che sarà pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal e intanto già disponibile su ArXive Abraham Loeb, professore di astronomia all’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics di Boston, e del suo dottorando Shmuel Bialy. Oumuamua, avvistato per la prima volta dall’osservatorio Haleakala delle Hawaii, ha un nome impegnativo. In hawaiano infatti significa “il messaggero che viene da lontano e arriva per primo”. I due ricercatori si sono concentrati sulle caratteristiche dell’oggetto per cercare di definirne la natura, approfondendo le nostre conoscenze sulla sua orbita, la composizione e tutti i parametri che ad oggi ci sono noti.
In particolare, si sono concentrati sulla sua rotazione, tipica di una cometa anche se al momento non ne possiede la caratteristica coda. L’oggetto che è lungo circa 800 metri e largo 100, piatto e di colore rosso scuro, ruota sul proprio asse in appena 7,3 ore. Studiando questa singolare caratteristica, i ricercatori hanno ipotizzato che l’accelerazione nel suo moto sia dovuta alla pressione esercitata dalla radiazione solare. Proprio questo particolari li ha portati a chiedersi se, tra le possibili spiegazioni per questo moto, fosse lecito affermare che l’oggetto possa essere un’astronave aliena.
Sebbene le osservazioni non siano sufficienti a risolvere i dubbi su questo oggetto celeste, che potrebbe non essere una cometa, né un asteroide, ma rappresentare una nuova e inesplorata classe di oggetti interstellari. I due ricercatori nel paper non escludono però che possa trattarsi di un oggetto di origine artificiale, come ad esempio il detrito di un avanzata astronave, con dimensioni simili a quelle raggiunte dalla sonda della missione terrestre Ikaros inviata verso Venere con una vela spaziale. Oppure un cargo alieno, usato per il trasporto interplanetario o tra stelle di diversi sistemi planetari. Nell’ultimo scenario ipotizzato dai due ricercatori, c’è quello che Oumuamua possa essere una sonda operativa inviata verso la Terra da una civiltà aliena per studiare il nostro pianeta.
Scenari decisamente interessanti, e che fanno sognare gli appassionati di ufo, ma che non possono essere confermati né smentiti per via delle difficoltà di osservazione di questo oggetto. Il prossimo passo per gli scienziati è individuare oggetti in grado di viaggiare tra diversi sistemi planetari e di studiarne, per quanto possibile, le caratteristiche nel dettaglio. Oumuamua apre così la strada alla nostra fantasia, accompagnandoci nei misteri del cosmo e dei suoi abitanti, alieni e non, che ad oggi sono ancora da svelare.