E’ fallito (il business) Padre Pio? San Giovanni Rotondo e Pietrelcina in crisi

Pubblicato il 13 Maggio 2011 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA

SAN GIOVANNI ROTONDO – Padre Pio non fa più tendenza, e il business legato al pellegrinaggio non è così redditizio come qualche anno fa. Quello in crisi, precisa Jenner Meletti su Repubblica, è il turismo religioso e non la fede.

Stando ai dati pubblicati sul quotidiano, da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo le strutture di accoglienza per i pellegrini sono praticamente vuote e in molti, tra albergatori e gestori vari, vogliono cambiare uso ai locali che si trovano ad amministrare senza (o quasi) gente.

Gli anni del “tormentone Padre Pio”, quello dei fiumi di persone in visita, sono rimasti un bel ricordo: tra il 1996 e il 2000 erano circa 8 milioni i fedeli che si mettevano in viaggio da tutta Italia.

Il frate di Pietrelcina non tira più come qualche anno fa, eppure sono sempre lì i 7 mila posti della chiesa progettata da Renzo Piano e tutte le 166 strutture dove dormire che contano 8 mila posti letto in tutto.

Davide Pio Fini, sindaco di San Giovanni Rotondo negli anni migliori racconta a Repubblica: “Quando ho cominciato a fare il sindaco c’erano 5 o 6 alberghi privati, locande e tanti affittacamere, in tutto 1.500 posti letto. Non bastavano. I pellegrini trovavano ospitalità a Vieste, Termoli, Barletta… Per tornare nei loro hotel così lontani dovevano partire presto da qui e si perdevano la fiaccolata della sera, i vespri, la Via Crucis… Certo, già nel 1996, quando sono diventato primo cittadino, il turismo religioso era cambiato”.

Poi aggiunge: “Fino al 1968, quando padre Pio era vivo, i pellegrini si fermavano anche dieci o quindici giorni, perché per le confessioni con il nostro Santo frate c’erano le prenotazioni e bisognava attendere il proprio turno. E così i fedeli restavano in paese, visitavano i dintorni – mio padre era tassista e per lui quelli furono anni d’oro – insomma, portavano ricchezza. La svolta è arrivata con la legge del Giubileo 2000, approvata nel 1997. Si potevano fare deroghe ai piani regolatori e allora in tanti, devo dire troppi, hanno deciso di costruire alberghi per i pellegrini. In Comune sono arrivate addirittura 500 domande e noi ne abbiamo accettate 36. I posti letto passavano così da 1.500 a 5.500, e quello secondo me era il numero giusto. Ma la nuova amministrazione, dopo il 2000, ha concesso altri permessi. Padre Pio stava per diventare Santo, un hotel a San Giovanni sarebbe stato una manna scesa dal cielo. Un’illusione, questa, che non ha coinvolto solo noi”.