Cern di Ginevra scopre la “particella di Dio”? Mercoledì 4 luglio l’annuncio

ROMA – Gli scienziati del Cern di Ginevra hanno dimostrato l’esistenza della cosiddetta ”particella di Dio”, ossia il bosone di Higgs grazie al quale ogni corpo ha una massa, dagli esseri umani alle galassie. Almeno così sembra perché il Cern di Ginevra tiene il massimo riserbo e si prepara ad annunciare il 4 luglio i dati più recenti raccolti dai due esperimenti coinvolti nella caccia alla particella più inseguita del mondo.

Nessuno quindi al momento sa come stiano effettivamente le cose. La risposta verra’ soltanto quando mercoledi’ 4 luglio saranno annunciati i risultati completi dei due esperimenti protagonisti di questa avventura: Atlas, diretto dall’italiana Fabiola Gianotti, e Cms, diretto da Joseph Incandela. Per entrambi i dati provengono dal piu’ grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc).La scelta di presentare i dati il 4 luglio e’ dovuta al fatto che i risultati saranno presentati in contemporanea all’apertura del congresso mondiale di fisica delle particelle (Ichep) in programma in Australia, a Melbourne.

Fino a mercoledi’ qualsiasi voce o indiscrezione non avra’ alcuna conferma. Naturalmente l’attesa e’ ormai alle stelle, anche perche’ i dati presentati al Cern nel dicembre scorso avevano alimentato molte speranze, sebbene non potessero essere considerati definitivi. Quello che e’ vero e’ che da dicembre ad oggi i due esperimenti hanno raccolto una grande quantita’ di dati. Mentre allora avevano esplorato soltanto un aspetto, quello relativo all’interazione del bosone di Higgs con i fotoni, nei mesi scorsi sono state osservate anche le interazioni del bosone con particelle di tipo diverso.

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