Mentre era in corso, nelle scorse ore, lo sciopero dei medici e degli infermieri contro la manovra, il Senato ha approvato in via definitiva il ddl presentato dalla Lega sulla mototerapia. Il disegno di legge è stato approvato malgrado le proteste dell’opposizione e degli scienziati tra cui la senatrice a vita Elena Cattaneo.
La mototerapia è un progetto ideato dal campione di motocross Vanni Oddera. Per metterla in pratica, piloti formati appositamente usano moto elettriche in aree protette che si trovano anche all’interno degli ospedali. Lo scopo è fare delle demo di freestyle motocross e successivamente far salire i pazienti sulla moto per un giro insieme. La legge mira al riconoscimento di questa pratica con la moto quale terapia complementare, ossia che può essere utilizzata in associazione con la medicina convenzionale. Lo scopo sarebbe quello di migliorare l’esperienza dell’ospedalizzazione.
Per la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, l’approvazione della proposta di riconoscimento della Mototerapia è “un segnale importante di cambiamento, un primo passo per garantire uniformità su tutto il territorio nell’erogazione delle attività attraverso delle linee guida specifiche ma che sottolinea anche la rilevanza delle terapie complementari nel tempo in cui viviamo” e “inaugura un modello di approccio importante per il riconoscimento anche delle altre terapie complementari quali musicoterapia, arte terapia, clown terapia, terapia con gli animali, che tutti conoscono e che già da tempo affiancano e supportano ospedali, strutture socio sanitarie e altre realtà”.
L’approvazione del ddl ha scatenato proteste da parte dell’opposizione con Renzi che ha accusato la Lega di “amichettismo”. Gli scienziati fanno notare che non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri l’efficacia e il beneficio della mototerapia. L’unico studio che è stato citato a sostegno della legge tratta di malattie oncologiche pediatriche. Secondo la farmacologa senatrice a vita Elena Cattaneo, lo studio “ha un impianto metodologico fortemente carente (…) privo di un gruppo di controllo o di un follow-up rispetto all’effetto su parametri medici misurabili”. “Nei cinque anni successivi alla pubblicazione è stato citato zero volte (tranne che dai suoi stessi autori), nonostante siano decine di migliaia gli studiosi e le pubblicazioni che si occupano di malattie oncologiche pediatriche”.
Per essere intesa come tale, una terapia deve essere supportata dalla letteratura scientifica e da una rigorosa validazione. Elena Cattaneo, nell’esprimere il suo voto contrario ha definito quanto approvato al Senato “una legge-spot senza capo né coda”. Secondo l’esperta, infatti, l’approvazione del ddl Mototerapia sarebbe “una nuova imbarazzante pagina della legislazione antiscientifica di questa Legislatura, come ce ne sono già state altre”. Il Parlamento, a detta della Cattaneo, è “totalmente incapace di distinguere tra realtà e finzione quando si parla di medicina e scienza”.
Il problema di fondo è la necessità di distinguere tra le attività ludico-ricreative che si svolgono soprattutto nei reparti pediatrici e le terapie vere e proprie. Le prime non hanno però bisogno di essere approvate tramite una legge apposita. La Cattaneo, a tal proposito, sottolinea: “Credo che sia assolutamente tossico definire ‘terapie’ attività prive di alcuna minima evidenza di beneficio, poiché alimenta confusione e false speranze”. Per la Cattaneo la mototerapia “non è terapia integrativa e nemmeno complementare, bensì attività ludica come gli scacchi o il pallone”.