I teenager preferiscono la pillola del giorno dopo: boom di vendite tra gli adolescenti

L’anticoncezionale più usato dai giovani italiani è quello “postumo”: tra i teenager è infatti in aumento il consumo di pillole del giorno dopo. Nell’ultimo anno sono state vendute in Italia 370 mila confezioni del farmaco, di cui il 55% sono state acquistate da minorenni. La “corsa alla pillola” è stata raccontata da Caterina Pasolini in un articolo pubblicato su Repubblica.

Di adolescenti impauriti, spiega la Pasolini, “con idee confuse in materia di sesso e procreazione ne ha visti tanti andare a chiedere la pillola del giorno dopo il professor Emilio Arisi. Fondatore dei primi consultori in Italia, è consigliere della Sigo, la società italiana ginecologi che ogni anno organizza corsi nelle scuole per “rompere la barriera dell’ignoranza. Perché ho conosciuto ragazzini convinti che la Coca Cola fosse un anticoncezionale, che se facevano l’amore in piedi non sarebbero rimaste incinta, che una lavanda al limone salvava da un rapporto non protetto”.

Secondo il professor Carlo Flamigni, che ha scritto un libro sull’argomento, “il boom della pillola del giorno dopo è dovuta anche al fatto che molti genitori non sono in grado di parlare ai figli di anticoncezionali, di sesso, osteggiata dai medici cattolici pur non essendo un abortivo perché in Italia sappiamo fare solo la morale e non dare informazioni”.

La Pasolini fornisce i numeri dei contraccettivi più usati dai giovanissimi: “Nel 22 % del casi si affidano al coito interrotto, nel 27% al preservativo e solo il 18% alla pillola”.

Eppure, conclude la giornalista, qualcosa sta cambiando: “Gli ultimi dati segnalano un calo del 4,7% nelle vendite della pillola del giorno dopo mentre cresce lievemente il consumo di quella anticoncezionale tra le giovanissime fino al 18%”.

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