Pistoia, la santona “mamma Ebe” arrestata per truffa con il marito

Pubblicato il 11 Giugno 2010 - 18:15 OLTRE 6 MESI FA

Ebe Giorgini, nota come mamma Ebe

E’ stata arrestata dai carabinieri di Pistoia e condotta in carcere Ebe Giorgini, conosciuta come ‘Mamma Ebe’ o ‘Santona’.

Sono stati arrestati con lei anche il marito ed uno stretto collaboratore del gruppo dedito all’associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica ed alla truffa aggravata, il tutto riferibile all’Opera di Gesù Misericordioso, fondata da Mamma Ebe.

Sono in corso perquisizioni e sequestri preventivi del rilevante patrimonio immobiliare di Ebe Giorgini. Notificati anche altri 14 provvedimenti cautelari a carico di adepti e collaboratori della santona. Domani mattina, 12 giugno, è stata annunciata una conferenza stampa dei carabinieri presso il comando provinciale di Pistoia per illustrare i dettagli dell’Operazione.

Ma chi è ‘Mamma Ebe’? Gigliola “Ebe” Giorgini, nata a Bologna nel 1934, divenne famosa negli anni ’80, quando furono aperte inchieste in varie parti d’Italia su di lei che si era fatta fama di santona e guaritrice e fondando anche un finto ordine religioso.

Nelle case gestita dalla organizzazione in Piemonte, Toscana ed Emilia Roamgna si sarebbero consumati gravi abusi fisici e psichici, sotto forma di trattamenti medici e riti religiosi sui malati, ai quali sarebbe stato estorto denaro in cambio della promessa di guarigione.

Alla sua storia, il regista Carlo Lizzani ha dedicato un film, presentato nel 1985 al festival di Venezia. Denunciata una prima volta nel 1980 per sequestro dal genitore di una ragazza che era entrata nel suo ordine, viene processata e condannata nel 1984, a Vercelli, per fatti avvenuto in una casa di riposo a Borgo d’Ale gestita dalle collaboratrici aderenti al cosiddetto “Ordine di Gesù misericordioso”.

A processo con lei andarono fra gli altri, l’ex marito della donna, un parroco, un frate francescano e molti dei collaboratori nella gestione delle case. La condanna in primo grado a dieci e due mesi sarà poi ridotta a sei anni in appello e resa definitiva dalla Cassazione nel 1986. Nuovamente arrestata e processata a Roma, venne assolta nel 1992.

La vicenda giudiziaria si riaprì dieci anni dopo, con un arresto nel 2002 a Cesena, ed un altro nel 2004, a San Baronto di Pistoia. Le accuse erano associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica, truffa e falso. Con lei vennero arrestati il marito, Gabriele Casotto, e altri collaboratori, fra cui i medici che ordinavano psicofarmaci usati in quantità anomala nelle case di Mamma Ebe.

L’inchiesta di Cesena portò alla condanna in primo grado a sette anni, sentenziata il 9 aprile 2008 dal Tribunale di Forlì; quella in Toscana ha prodotto il rinvio a giudizio deciso il 2 ottobre 2009.