Pompei, sicurezza colabrodo. Un giornalista del Mattino racconta: “Così ho ‘rubato’ i tasselli di un mosaico”

Pubblicato il 11 Novembre 2010 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

Pompei

I reperti archeologici di Pompei non sono sorvegliati e possono essere rubati facilmente. Lo ha dimostrato un cronista del Mattino, che giovedì 11 novembre  pubblica, insieme al Messaggero, un reportage in cui si denuncia la carenza di controlli all’interno del sito campano.

Il giornalista scrive di essersi impossessato per qualche ora di alcune tessere del mosaico delle fontane del Vigneto del Triclinio Estivo, documentando il ”furto” con la fotocamera, e di aver passeggiato all’interno degli scavi con i tasselli in tasca.

A Pompei, accusa il reportage, la sorveglianza è ”un colabrodo”. Le telecamere di sicurezza sono istallate solo in alcuni edifici e all’uscita le borse dei visitatori non vengono controllate. Il risultato, sostiene il cronista, è che se un visitatore volesse portarsi a casa un souvenir di Pompei ”non avrebbe che da allungare le mani”.

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